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A Correggio Do-Mani avvia i giovani all’autonomia e a un lavoro

Miriam Figliuolo
A Correggio Do-Mani avvia i giovani all’autonomia e a un lavoro

Inaugurata la nuova sede del laboratorio socio-occupazionale in via Carlo V

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Correggio Dal 2022 si occupa di dare un futuro, non solo lavorativo, ai ragazzi fragili. Il nuovo laboratorio socio-occupazionale Do-mani è ora in via Carlo V numero 7 (la vecchia sede era a poca distanza in viale Cottafavi), dove un tempo c’era un negozio di giocattoli. L’inaugurazione della nuova sede è avvenuta sabato 4 ottobre 2025 alla presenza di tante persone, oltre alle autorità: la vicesindaca Maria Chiara Oleari, l’onorevole Pd Ilenia Malavasi e i referenti dei vari enti e associazioni coinvolte.

Il progetto è interamente finanziato da Lions Club “Antonio Allegri” con la collaborazione della Pro loco. Ed è realizzato in collaborazione con i servizi sociali, l’Unione dei comuni della Pianura Reggiana e le cooperative e associazioni del territorio.


Vi aderiscono ragazzi con disturbi dell’apprendimento che arrivano da diversi Comuni, afferenti all’Unione (Correggio, Campagnola, Rio Saliceto, Fabbrico, Rolo, San Martino in Rio). Sono giovani dai 14 ai 30 anni. La partecipazione alle attività è gratuita.

Il laboratorio attualmente è aperto mercoledì e venerdì dalle 16 alle 18.30 per facilitare la frequenza a chi ancora va a scuola.

La coordinatrice Antonella Vezzali, già presidente del Lions locale e instancabile volontaria anche della Pro Loco, spiega: «Si tratta, per ora, di 16 ragazzi. Sono seguiti da tanti volontari della Pro Loco e del Lions. Alcuni di loro, ritirati dal lavoro, trasmettono ai ragazzi le loro competenze professionali specifiche: c’è quindi il laboratorio di falegnameria, quello per imparare a stirare, a cucire, a dipingere o a restaurare mobili, a prendersi cura del verde o riparare oggetti. L’obiettivo è di realizzare con i ragazzi un progetto di vita, che comprenda il lavoro, ma anche sviluppare una propria autonomia nella vita quotidiana». E legami con la comunità: «Abbiamo creato e donato, per esempio, accappatoi adatti a persone con disabilità alle case protette».



«L’idea – racconta ancora Vezzali – è nata nel 2022. Stavamo appena uscendo dalla pandemia e cominciavamo a pensare a nuove attività. Allora ero presidente del Lions di Correggio, nel cercare un possibile progetto da sostenere ho posto l’attenzione alle esigenze di questi ragazzi e delle loro famiglie, trovandone una conferma nel confronto con gli operatori, come la dottoressa Clementina La Cava, del Servizio Ausl di neuropsichiatria infantile (Npia) di Correggio. A mancare era un percorso di inserimento lavorativo specifico. Così è nato Do-mani, un progetto unico, pensato per fare sviluppare le loro potenzialità e farle incontrare con le esigenze delle aziende. Già diversi ragazzi con noi hanno trovato lavoro. Ha funzionato a tal punto che ora le ditte ci cercano e stiamo già pensando di esportare il nostro modello».

L’inserimento dei ragazzi, spiega ancora la referente, avviene dopo alcuni colloqui con l’azienda per capirne le esigenze e gli obiettivi. In base a questi viene individuato, in considerazione delle sue capacità e anche delle potenzialità che è in grado di sviluppare, il giovane più adatto. L’inserimento è graduale: i primi tre mesi con l’affiancamento di un educatore. «Le possibilità che si aprono con questo approccio sono molteplici – afferma Vezzali –. Dare una speranza di futuro a questi ragazzi e alle loro famiglie è fondamentale. Le aziende ora ci conoscono. E si muove anche la politica a partire dall’ultimo decreto legislativo sul progetto di vita. C’è ancora tanto da fare».

Il progetto correggese è destinato a crescere ancora. «Con il nuovo anno pensiamo di avviare una serie di incontri con le scuole, le aziende e i genitori – conclude Vezzali –, per un supporto all’orientamento in collaborazione anche con l’ufficio di collocamento mirato: ci saranno tecnici per la valutazione dei ragazzi. E sono in corso incontri con referenti di altri Comuni fuori dalla nostra Unione».

L’inaugurazione di sabato è stata quindi una grande festa. Con, anche, una sorpresa. Dieci giorni prima, infatti, venuta a conoscenza del progetto, Rosanna Bandieri ha donato tutta la mobilia del suo storico negozio, la Boutique della sposa, che ha chiuso a fine dicembre.

«In soli dieci giorni i due geppetti Glauco e James della Pro Loco hanno smontato e rimontato tutto per il nuovo allestimento. Vedere il risultato sabato è stata una grande emozione». l

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