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Il bilancio dell’evento

Giornate FAI d’Autunno, edizione da record a Reggio Emilia: oltre 9.000 visitatori in due giorni

Giornate FAI d’Autunno, edizione da record a Reggio Emilia: oltre 9.000 visitatori in due giorni

Tre i luoghi aperti nel week end: l’ex Banca d’Italia, la Reggia di Rivalta e Villa Spalletti Trivelli a Sant’Ilario d’Enza

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Reggio Emilia Un successo straordinario per la Delegazione FAI di Reggio Emilia, che nell’edizione 2025 delle Giornate FAI d’Autunno ha registrato oltre 9.000 visitatori in soli due giorni. Un risultato che segna un nuovo traguardo nella valorizzazione del patrimonio storico e architettonico del territorio: l’ex Banca d’Italia nel cuore della città, la Reggia e il Parco di Rivalta e Villa Spalletti Trivelli a Sant’Ilario d’Enza hanno accolto migliaia di persone curiose e entusiaste, guidate da 300 “Apprendisti Ciceroni” provenienti da nove istituti scolastici reggiani. Il boom di presenze ha riguardato soprattutto la Reggia e il Parco di Rivalta, visitati da circa 4.500 persone nel weekend, a conferma dell’interesse crescente per i luoghi della cultura e per l’impegno del FAI nel renderli accessibili e vivi.


A raccontare l’edizione record è la capo delegazione del FAI di Reggio Emilia, Roberta Grassi, che in una nota ha espresso la soddisfazione per il risultato raggiunto: «È con grande gioia che, nell’anno del Cinquantesimo del FAI e del Trentacinquesimo per la Delegazione di Reggio Emilia, celebriamo un’edizione record per le XIV Giornate FAI d’Autunno, un appuntamento che è diventato un simbolo di partecipazione, di impegno civico e di amore per il nostro Paese. Queste giornate non sono solo una festa straordinaria per Reggio Emilia e provincia, con oltre 9.000 visitatori nelle sue giornate ed un successo di pubblico che è andato oltre le aspettative».

«Trecento apprendisti Ciceroni di 9 istituti scolastici reggiani hanno svelato la bellezza di tre siti d’eccezione nella città e nella provincia di Reggio Emilia, che hanno aperto le loro porte grazie all’impegno appassionato della Delegazione FAI locale condotta dalla Capo Delegazione Roberta Grassi: tre luoghi diversi, eppure uniti da un filo comune: il desiderio di restituire voce alla storia e valore al presente. Nel cuore della città, grazie alla disponibilità del proprietario Edoardo Onofri, imprenditore friulano appassionato di beni culturali, 3.000 persone hanno potuto scoprire il Palazzo della Banca d’Italia, capolavoro dell’architettura neorinascimentale, da oltre dieci anni chiuso al pubblico, in attesa di trovare una nuova e consona destinazione d’uso, capace di riattivarne la vita per il bene della collettività. Il FAI ha inteso raccontare un edificio di grande pregio architettonico, da porre in dialogo con un contesto urbano di valore unico, tra teatro Municipale, Chiesa di San Francesco e Isolato San Rocco, fabbrica che merita di tornare a essere parte viva del centro storico, per favorirne la più ampia valorizzazione – va avanti -. Nel circondario, a Rivalta, il FAI si è celebrato con una folla di visitatori di quasi 4.500 persone, la Reggia e il Parco Ducale appena restaurati, culmine del progetto di rigenerazione “Ducato Estense” del Ministero della Cultura, realizzato dal Comune di Reggio Emilia, testimonianza di un dialogo riuscito tra storia e contemporaneità, tra memoria e futuro, che riporta dignità e splendore a uno dei luoghi più significativi del nostro territorio, anche in ottica di una valorizzazione di tipo turistico lungo uno dei cammini della fede più importanti dell’Emilia-Romagna, la via Matildica del Volto Santo, da Mantova a Lucca attraverso le terre di Matilde e oggi anche con fulcro Rivalta. Infine, in provincia, a Sant’Ilario d’Enza, grazie all’accoglienza del Conte Giovanni Battista Spalletti, un pubblico di 2.000 appassionati del FAI ha scoperto la magnificenza di Villa Spalletti Trivelli, splendida corte rurale immersa nella campagna padana, scrigno di tradizione familiare e dimostrazione di passione agricola, circondata da un paesaggio che custodisce testimonianze archeologiche d’inimmaginabile valore, dagli Etruschi ai Romani, memoria profonda di civiltà che hanno attraversato questi luoghi nei secoli». «Tre aperture, tre storie, tre inviti a scoprire e a riflettere sul patrimonio che ci circonda, che il pubblico reggiano e non solo ha apprezzato con stupore e con gioia, dimostrando di volerne essere non solo spettatore, ma anche custode attivo e consapevole. A Reggio Emilia, come in tutta Italia, il FAI con queste Giornate continua a dar voce ai luoghi, a chi li abita e a chi sceglie di prendersene cura» conclude.