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In 500 al Mondiale del fungo: da Cerreto fino alla Lituania

Adriano Arati
In 500 al Mondiale del fungo: da Cerreto fino alla Lituania

Partenza e premiazioni sempre al Palaghiaccio

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Ventasso Si parte con grandi numeri. Una giornata di sole ha accolto ieri, sabato 11 ottobre 2025, 500 fungaioli pronti a partecipare all’11esimo Campionato mondiale del fungo del Cerreto, in programma nella zona del passo del Cerreto, nel Comune di Ventasso, tra Collagna e Fivizzano di Massa Carrara.

Sono 60 le squadre in lizza, tra le quali persino le rappresentative nazionali della Lituania e della Georgia.

Sono tanti gli appassionati che tornano ogni anno per partecipare all’evento ideato da Fra Ranaldo e organizzato dal Parco nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano, i Briganti del Cerreto, in collaborazione con l’associazione A Passeggio nel bosco e con il patrocinio del Comune del Ventasso.

Quest’anno la consegna dei pettorali si svolge al Rifugio dei Briganti a Cerreto Alpi dove le ragazze dello staff hanno accolto ieri i partecipanti. Dopo di che, spettatori e competitori si sono divisi tra visite, iniziative gratuite e assaggi micologici, prima di ritrovarsi nel pomeriggio al Palaghiaccio di Cerreto Laghi per un momento formativo obbligatorio.

Oggi, domenica 12 ottobre, la competizione entra nel vivo alle 7 a Cerreto Laghi, orario di ritrovo per partenza del mondiale, sempre in zona Palaghiaccio. L’inizio ufficiale della gara è fissato alle 8, la conclusione per le 12. Nel pomeriggio, dopo il pranzo, ci si ritroverà nuovamente al Palaghiaccio verso le 13 per la proclamazione del vincitore, tutte le premiazioni e la festa finale.

Per tutta la giornata, per le vie del paese mercato artigianale e gastronomico e musica itinerante con i menestrelli della Garfagnana. Nei ristoranti della zona, verranno proposti menù tipici a prezzi speciali, ovviamente a base di funghi.

«L'autunno è sicuramente la stagione più bella dell'Appennino. Abbiamo delle giornate fantastiche e andare per funghi è una delle cose più belle che si possa fare. Anche perché l'Appennino qui è tutto camminabile – fa notare Giuseppe Vignali, direttore del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano –. Perdersi è possibile ma abbastanza difficile e quindi è per questo che soprattutto negli ultimi anni c'è stata una vera follia del fungo con dei numeri che superano anche i picchi del turismo, quindi, anche se poi potremmo dire che anche andare per funghi è una forma di turismo un po’ speciale».

Il Parco porterà avanti «questo progetto che per molti altri parchi può sembrare una cosa un po’ strana, per dialogare con queste molte persone che vengono da noi a camminare e trovare i funghi. E, insieme, cercare di fare in modo che si comportino nel modo migliore possibile, sia per loro, per la loro sicurezza, che per gioire delle ella natura, sia per la natura stessa, in quanto se noi andiamo per funghi in modo corretto, senza fare danni, è un bene per tutti. È per questo che il Parco continua». l