Muore a 53 anni per un improvviso malore in casa
Reggio Emilia: Alessandro Viani abitava in città. La famiglia si è affidata a un avvocato, eseguita l’autopsia per accertare le cause di una morte senza un perché
Reggio Emilia Un improvviso malore in casa, poi la corsa in ambulanza al pronto soccorso, dove è spirato dopo poche ore. Così è morto a 53 anni Alessandro Viani, padre di famiglia residente in città, lasciando un vuoto incolmabile. La famiglia si è rivolta a un avvocato e il pm di turno Denise Panoutsopoulos della Procura di Reggio Emilia ha disposto l’autopsia, eseguita sabato scorso, per fare luce sul motivo di una morte prematura e senza un motivo apparente, visto che l’uomo godeva di ottima salute e in precedenza non aveva avuto avvisaglie di una ipotetica patologia.
L’impensabile è accaduto domenica 5 ottobre. Nel giorno festivo il 53enne si trovava nella sua abitazione quando all’improvviso si è sentito male e si è accasciato. La moglie, accorsa in suo aiuto, ha subito allertato il 118: l’ambulanza della Croce Rossa è arrivata tempestivamente, i sanitari che hanno prestato le prime cure si sono subito resi conto della gravità della situazione e il paziente è stato trasportato a sirene spiegate al pronto soccorso del Santa Maria Nuova in codice rosso. Lì, nonostante la presa in carico da parte dei medici, nel giro di poche ore l’uomo è spirato lasciando annichiliti la consorte, un figlio e una figlia di 19 e 20 anni e tutti coloro che gli volevano bene.
Gli stretti congiunti non si capacitano dell’accaduto e si sono affidati a un legale per fare luce su un decesso che al momento pare inspiegabile. Lo stesso ha fatto l’Ausl, che è rappresentata dall’avvocato Roberto Bassi. A distanza di una settimana dal decesso il pm di turno ha disposto un accertamento tecnico irripetibile – che in questo caso coincide con l’autopsia – nominando un consulente di Bologna e avvisando le controparti. Le operazioni peritali si sono aperte e si sono concluse nella giornata di sabato scorso all’obitorio dell’arcispedale cittadino. «Si è trattato di un decesso che ha stupito tutti – precisa l’avvocato Bassi –. Nessun disservizio da parte del personale del pronto soccorso, che anzi vuole stabilire le cause. L’autopsia è stata richiesta dagli stessi medici intervenuti sul paziente e in seguito dai familiari». L’avvocato Bassi precisa che si tratta di una vicenda molto delicata e al momento senza un perché. «Vorrei esprimere un pensiero di umana compartecipazione al dolore delle persone che hanno perso il loro caro», prosegue il legale. Il consulente tecnico della Procura si è preso i novanta giorni di prammatica per depositare la relazione con le conclusioni dell’esame, ma i primi risultati ufficiosi saranno comunicati al pubblico ministero titolare del fascicolo. l © RIPRODUZIONE RISERVATA