“Reggio Sport” nel mirino: secondo furto in 7 giorni
Reggio Emilia: il titolare ha trovato segni di scasso alla porta. «Non vorrei dover essere costretto a dormire in negozio»
Reggio Emilia Era passata una settimana esatta dall’ultimo raid durante il quale era stato rubato il fondo cassa dal negozio, quando i malviventi sono tornati a colpire lo stesso negozio, a poche centinaia di metri dalla stazione ferroviaria. È finito nuovamente nel mirino dei ladri “Reggio sport” di viale Piave, specializzato nella vendita di articoli sportivi per numerose discipline, tra cui calcio, basket, volley, running e nuoto. Il tentativo di effrazione è avvenuto nella notte fra mercoledì e ieri.
Il titolare del punto vendita, Davide Mozzini si è accorto di quanto accaduto ieri mattina, al momento di aprire il negozio, quando ha trovato l’ingresso divelto. «Come faccio tutte le mattine ho provato ad aprire il negozio, ma stamattina (ieri per chi legge, ndr) non girava la chiave - racconta Mozzini -. Mi sono accorto che qualcuno ha tentato di forzare la porta tramite un piede di porco». A differenza del blitz precedente, questa volta le telecamere non sono entrate in funzione. «Non si sono attivate e quindi non ho potuto vedere chi è stato - aggiunge il titolare dell’esercizio commerciale -. Quello che possiamo dire è che in questo periodo si è verificato un accanimento e ci stiamo pertanto attrezzando per rinforzare la serratura. Non vorrei dover essere costretto a dormire in negozio, non mi va proprio. Spero, quindi, che le soluzioni che adotteremo si possano rivelare efficaci. Per 15 anni - aggiunge Mozzini - è andato tutto bene, ma ultimamente assistiamo ai tentativi di entrare di notte, prima si limitavano a furti o tentati furti soltanto di giorno». Il quartiere a ridosso della stazione ferroviaria è uno dei più “caldi” della città. I cittadini chiedono un cambio di passo e, per questo, si ritroveranno per una manifestazione in piazzale Marconi l’ultimo sabato di novembre. «Spero che qualcuno dell’amministrazione passi dal nostro quartiere per cercare una soluzione insieme - chiede il commerciante -. Così non può più andare avanti, non voglio essere costretto a cambiare locale. I clienti vengono volentieri qui, ma se devo lottare tutti i giorni contro la criminalità è chiaro che serve un aiuto, dal momento che di questo passo la situazione diventerà insostenibile». l © RIPRODUZIONE RISERVATA