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Il salario minimo comunale è realtà: ecco come funziona

Serena Arbizzi
Il salario minimo comunale è realtà: ecco come funziona

Approvata la mozione che ha come primo firmatario Miglioli (Avs): garantisce migliori trattamenti economici per i lavoratori, pari ad almeno 9 euro l’ora. E’ uno strumento di tutela di tutti i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati in appalti e subappalti

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Reggio Emilia «Il salario minimo comunale è una vittoria per tutta la città, un simbolo forte di come a Reggio Emilia il lavoro - sicuro e di qualità - debba essere una priorità, e di come non debba esserci spazio per chi fa lavorare in condizioni non dignitose le persone». Parola del capogruppo di Verdi e Possibile Alessandro Miglioli, primo firmatario della mozione per il salario minimo comunale approvata durante la seduta di ieri del Consiglio Comunale. La mozione impegna il sindaco e la giunta a perseguire l’inserimento di clausole premiali negli appalti pubblici per chi garantisce migliori trattamenti economici per i lavoratori, pari ad almeno 9 euro l’ora, ed è uno strumento di tutela di tutti i lavoratori, sia dipendenti diretti che impiegati nell’appalto e negli eventuali subappalti, qualsiasi sia la tipologia di contratto individuale di lavoro.

«Alleanza Verdi e Sinistra, Rec e Possibile - continua Miglioli - chiedono da anni a gran voce che il salario minimo venga approvato a livello nazionale. Il primo momento di riflessione fatto a livello locale dal comitato di Possibile Reggio Emilia su questo tema risale al 2021, quando presentammo il libro di Davide Serafin sull’argomento. E continuiamo a chiedere con forza una legge nazionale, che metta una volta per tutte la parola fine a contratti che - pur essendo perfettamente legali - non consentono a lavoratrici e lavoratori di vivere in condizioni dignitose e arrivare alla fine del mese». «Sono fiero - conclude Miglioli - del fatto che ora anche Reggio Emilia sia dalla parte giusta di questa battaglia, e che questo sia uno dei primi comuni in Italia in cui la mozione sul salario minimo abbia come prima firma quella di un consigliere che viene dalle forze politiche che rappresento». La proposta, presentata a fine luglio da Miglioli come primo firmatario, è frutto di un lavoro condiviso con Movimento 5 Stelle, lista Massari e Pd . L’assessore Roberto Neulichedl commenta: «Reggio Emilia conferma di essere una città attenta ai diritti sociali. Quella per il salario minimo è una battaglia storica del M5S e oggi diventa un impegno concreto dell’intera maggioranza. Ringrazio tutte le forze politiche che hanno ascoltato, condiviso e deciso di portare avanti questa battaglia di giustizia e uguaglianza sociale. Siamo consapevoli che l’assenza di normative nazionali sul salario minimo comporta delle criticità, ma crediamo che questa iniziativa vada nella direzione giusta: quella di sollecitare il governo ad assumersi finalmente la responsabilità di introdurre un salario minimo legale a livello nazionale». Sul salario minimo ha presentato una mozione anche Coalizione civica, approvata conn 21 favorevoli (Pd, M5S, Lista Massari, Europa Verde - Possibile), sei contrari (Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega - Salvini Premier) e un astenuto (Lista Tarquini).