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Lo chef influencer Dorel Burlea apre la Steak Beer House a Montecchio: folla all’inaugurazione

Mattia Amaduzzi
Lo chef influencer Dorel Burlea apre la Steak Beer House a Montecchio: folla all’inaugurazione

C’erano anche Abbas Ahamd e Vittorio Gucci: in mille all’inaugurazione, oltre 200 hamburger offerti e fuochi d’artificio

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Montecchio Dorel Burlea ha mantenuto la parola. Lo chef 27enne moldavo, proprietario di due locali a Reggio Emilia (Bandito Burrito) e Scandiano e volto noto sui social, ha inaugurato lunedì sera il suo terzo ristorante, proprio a Montecchio. La Steak Beer House, che porta lo stesso nome di quello della città del Boiardo, si trova in via Einstein 6, esattamente tra Tigotà e L’Isola dei Tesori, dove una volta sorgeva il Cinquecento. Esattamente davanti allo stabile, sta per essere ultimato il nuovo McDonald’s, ma di certo chef Dorel non teme la concorrenza.

L’inaugurazione
Lunedì sera, c’erano circa mille persone all’inaugurazione
: quasi tutti giovani o giovanissimi, arrivati a Montecchio grazia al passaparola sui social. Come ospiti speciali della serata, infatti, c’erano due colleghi di Dorel, ovvero Abbas Ahamd e Vittorio Gucci. Il primo è il titolare del ristorante libanese Phoenicia di San Donato (Mi) da oltre quindici anni, e diventato una star sui social, grazie al suo canale e il suo slogan «Habibi, yallah!» («Tesoro, andiamo!»). Gucci, invece, oltre ad essere uno chef, è anche un volto televisivo, avendo condotto su Foodnetwork il programma “Il panino perfetto”. È titolare dell’omonimo locale in viale Bligny a Milano, e sui social è solito ripetere nei suoi video «Io mangio tutto tra due fette di pane». Tanti follower, ma anche curiosi, amici e parenti hanno partecipato all’inaugurazione della nuovo Steak Beer House, dove hanno potuto degustare gratis alcune delle specialità proposte da Dorel. Sono stati offerti oltre 200 hamburger e spillati circa 200 litri di birra artigianale. Tra sorrisi, allegria e buon cibo è stata l’occasione per registrare un video di una sfida a suon di smash burger (un particolare tipo di hamburger schiacciato e cotto sulla piastra rovente): da una parte chef Dorel e dall’altra Vittorio Gucci. Dopo diversi brindisi e il taglio della torta, con tanto di logo del ristorante come decorazione, sono stati esplosi diversi fuochi d’artificio, che hanno illuminato la notte montecchiese.

Chi è
Dorel Burlea arriva in Italia nel 2014 dalla Moldavia. Dovendo scegliere un percorso di studi ha deciso di seguire la propria passione, ovvero la cucina. Si è iscritto al corso di “Operatore della ristorazione” della Fondazione Enaip e nel 2017 ha conseguito la qualifica professionale: «Mi ero appassionato grazie a “Masterchef”, e cucinavo sempre in casa. Dicevo a me stesso che un giorno sarei riuscito ad aprire un mio ristorante. E così è stato. Anche se non mi aspettavo di arrivare a tre», aveva raccontato alla Gazzetta di Reggio. Dopo aver lavorato in un ristorante a Lido di Camaiore, Dorel è tornato a Reggio Emilia, dove ha aperto il pub Bandito Burrito, e poi un paio di anni più tardi anche lo Steak Beer House a Scandiano. Due locali uniti da un unico comune denominatore: la carne. «Proponiamo diverse razze, da quelle italiane, ma anche irlandesi, belghe e tedesche – spiega –. Ci riforniamo dalla Macelleria Fornaciari, la numero uno in città. Il pane per gli hamburger è fatto in casa. Ci teniamo molto alla qualità di quello che offriamo». E ora, è iniziata anche la sua nuova avventura in val d’Enza.  © RIPRODUZIONE RISERVATA