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Patente a 17 anni, sui camion a 18 e nuovo esame: cosa cambia con le nuove norme europee

Patente a 17 anni, sui camion a 18 e nuovo esame: cosa cambia con le nuove norme europee

Le nuove norme approvate in via definitiva: gli Stati membri avranno 3 anni per recepirle

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Arriva la patente a 17 anni, ma solo se si guida accompagnati da un adulto esperto. È una delle principali novità delle nuove norme europee sulla patente di guida, approvate in via definitiva dal Parlamento Ue. Le nuove regole ridisegnano l’intero sistema: documenti validi fino a 15 anni, versione digitale accessibile da smartphone, periodo di prova di almeno due anni per i neopatentati e norme più severe contro la guida pericolosa. L’obiettivo è ridurre le vittime della strada — oggi quasi 20mila all’anno — e migliorare la sicurezza per tutti gli utenti, in particolare quelli più vulnerabili.


Esame di guida più severo

Chi si prepara a prendere la patente dovrà affrontare un esame più rigoroso. Le prove teoriche includeranno domande sui rischi degli angoli ciechi, sui sistemi di assistenza alla guida, sull’apertura sicura delle porte e sui pericoli legati alla distrazione da cellulare. Su richiesta del Parlamento, la formazione dovrà insistere sulla consapevolezza dei rischi per pedoni, bambini e ciclisti, cioè per le categorie più esposte.


Validità e controlli

La patente per auto e moto sarà valida per 15 anni, riducibili a 10 se funge anche da documento d’identità. Quella per autocarri e autobus durerà 5 anni. Gli Stati membri potranno accorciare i tempi per i conducenti over 65, imponendo controlli medici o corsi di aggiornamento più frequenti. Per tutti sarà obbligatoria una visita medica al momento del primo rilascio o del rinnovo, con test della vista e delle condizioni cardiovascolari. In alternativa, i Paesi potranno introdurre moduli di autovalutazione per le patenti di auto e moto.

Patente a 17 anni, ma…
La possibilità di ottenere la patente di categoria B a 17 anni rappresenta una svolta per molti giovani. La norma prevede che si possa guidare solo accompagnati da un conducente esperto, fino al compimento dei 18 anni, con l’obiettivo di favorire un apprendimento più graduale e consapevole. L’idea è quella di introdurre i futuri automobilisti alla guida in modo sicuro, riducendo il rischio di incidenti nei primi anni di esperienza. In diversi Paesi europei il sistema della guida accompagnata è già in uso e ha portato a una diminuzione degli incidenti tra i neopatentati: l’Unione punta ora a estendere questo modello a livello comunitario.


Due anni di prova per i neopatentati

Chi conseguirà la patente sarà considerato “neopatentato” per almeno due anni, periodo in cui le regole saranno più rigide. Chi verrà sorpreso a guidare in stato di ebbrezza, senza cintura o senza dispositivi di sicurezza rischierà sanzioni più severe.


Giovani conducenti professionisti

Per fronteggiare la carenza di autisti, le nuove norme permettono di ottenere la patente C per autocarri a 18 anni e la D per autobus a 21 anni, a condizione di avere il certificato di abilitazione professionale. Senza tale titolo, l’età minima resta rispettivamente 21 e 24 anni.


Patente digitale e più controlli tra Stati

Arriva anche la patente digitale, consultabile dal telefono e destinata a diventare il formato più diffuso nell’Ue. Chi lo desidera potrà comunque richiedere la versione fisica, da rilasciare entro tre settimane. Per evitare “fughe” all’estero dopo il ritiro della patente, le sanzioni (come sospensioni o revoche) verranno riconosciute in tutti i Paesi Ue. Le autorità dovranno scambiarsi rapidamente le informazioni sui casi più gravi: guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, incidenti mortali o eccessi di velocità superiori ai 50 km/h rispetto al limite.


Quando entreranno in vigore

Le direttive entreranno in vigore 20 giorni dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Ue. Gli Stati avranno tre anni per recepirle e un ulteriore anno per attuarle pienamente.