Reggio Emilia, calano ancora le imprese: in due anni perse oltre 1.600 attività
Nei primi nove mesi del 2025, infatti, il sistema imprenditoriale locale ha registrato una flessione dell’1,8%
Reggio Emilia Non accenna ad arrestarsi la tendenza alla diminuzione del numero delle imprese attive nella provincia di Reggio Emilia.
Trend negativo
Nei primi nove mesi del 2025, infatti, il sistema imprenditoriale locale ha registrato una flessione dell’1,8% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando già si era scontata una diminuzione dell’1,6% su base annua. Alla fine dello scorso mese di settembre, dunque, erano attive nella nostra provincia 46.926 aziende, vale a dire 858 in meno rispetto al settembre 2024. In due anni – come evidenziano le analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere – si sono così perse oltre 1.600 imprese, considerando il fatto che già un anno fa le unità attive erano scese di 756 unità.
Dati a confronto
Il dato dell’area reggiana, tra l’altro, è peggiore di quelli nazionale e regionale, rispettivamente a -0,6% e a -0,7%. A seguito delle modifiche intervenute nei mesi scorsi sulla classificazione delle attività economiche (codici Ateco 2025), attualmente è impossibile determinare quali siano stati, con esattezza, i movimenti all’interno dei diversi comparti produttivi e di servizio. Dalle analisi dell’Ufficio Studi e Statistica della Camera di commercio dell’Emilia su dati Infocamere, comunque, emerge un quadro settoriale caratterizzato dal primato del comparto edile quanto ad incidenza sul totale delle imprese reggiane. Questo comparto, infatti, vede attive 10.320 unità, che pesano per il 22,0% sul totale. Con una quota leggermente più bassa (21,4%), al secondo posto si colloca il comparto dei servizi alle imprese, in cui sono attive 10.064 imprese. Molto significativa, poi, la presenza imprenditoriale nel commercio, che conta 8.424 realtà attive e un’incidenza del 18,0% sul totale. Più distaccati – si evince dai dati di questo nuovo report sullo stato di salute dell’economia provinciale – sebbene con una quota ancora al di sopra del 10,0%, i comparti manifatturiero (5.854 unità e incidenza al 12,5%) e quello agricolo (5.379 e 11,5%). Con 4.004 unità attive e una quota dell’8,5% sul totale troviamo poi i servizi alla persona e, infine, le attività di alloggio e ristorazione, in cui si contano 2.709 realtà imprenditoriali che rappresentano il 5,8% delle imprese attive nel reggiano.
Nature giuridiche
Infine, da un’osservazione sulla natura giuridica delle imprese reggiane emerge che la maggioranza delle unità attive è costituita da 24.989 ditte individuali (855 in meno rispetto al settembre 2024), che incidono per il 53,3% sul totale. Seguono le società di capitali che, con un aumento del 2,3% su base annua, si sono portate a 13.359 unità (il 28,5% del totale). Risultano in diminuzione, infine, le restanti forme di impresa: le società di persone, con 7.423 imprese attive, cedono il 3,2% e vedono la loro incidenza attestarsi al 15,9%; le altre forme di impresa (costituite in prevalenza da cooperative e consorzi) calano del 2,0% e chiudono il terzo trimestre del 2025 con 1.105 attività, che incidono per il 2,4%. l © RIPRODUZIONE RISERVATA