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Il legame

Missione in Monzambico per il sindaco: perché Massari è andato a Pemba e cosa la lega a Reggio Emilia

Missione in Monzambico per il sindaco: perché Massari è andato a Pemba e cosa la lega a Reggio  Emilia

Un viaggio per rinnovare mezzo secolo di amicizia, nata al tempo della liberazione e oggi proiettata in nuovi progetti di cooperazione, formazione e sviluppo sostenibile

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Reggio Emilia Il sindaco di Reggio Emilia, Marco Massari, nei giorni scorsi ha guidato una delegazione reggiana in Mozambico per consolidare e rilanciare la cooperazione che da oltre cinquant’anni lega la città a Pemba, capoluogo della provincia di Cabo Delgado. La missione, coordinata dalla Fondazione E-35, serviva a verificare i progetti già in corso e a costruirne di nuovi, in particolare nei campi della formazione professionale, della sostenibilità ambientale, della digitalizzazione dei servizi pubblici e dello sviluppo urbano.


Un legame antico

Il legame nasce negli anni Settanta, quando Reggio Emilia sostenne la lotta di liberazione del Mozambico dal colonialismo portoghese e poi accompagnò la giovane Repubblica nel suo cammino di crescita. Da allora la collaborazione è continuata, diventando un esempio di cooperazione tra comunità: scuole, imprese, università e istituzioni reggiane hanno intrecciato rapporti stabili con quelle mozambicane. Oggi quel filo si rinnova dentro un contesto più ampio — quello del Piano Mattei per l’Africa — con l’obiettivo di unire solidarietà e sviluppo, memoria storica e opportunità economiche.

Chi c’era
Facevano parte della delegazione, oltre ai rappresentanti del Comune e della Fondazione E-35, con la presidente Alessia Ciarrocchi in testa, Elena Bertolini e Paola Gasparoli di Fondazione Reggio Children, Paola Riccò di Reggio Children srl, il professor Alessandro Capra di Unimore, Rita Piccinini di Legacoop Emilia Ovest, Alfredo Rosini di Iren Ambiente, Cristian Guida di Iren Smart Solutions, Sebastiano Casaccio e Ali Korkmaz di Restart Engineering. In Sudafrica si sono aggiunte la presidente e la direttrice di Fondazione dello Sport, Valeria Prampolini e Silvia Signorelli.

Cosa hanno fatto

Durante la permanenza, tanti sono stati gli incontri con l'amministrazione comunale di Pemba e con quella provinciale di Cabo Delgado, col segretario di Stato e con l'ambasciatore italiano a Maputo e con l’ambasciatore dell’UE in Mozambico. E poi, visite nelle scuole del distretto, al vivaio comunale e al centro culturale di Pemba. E ancora incontri con le imprese mozambicane e visite agli impianti di smaltimento rifiuti in via di realizzazione, oltre alle due giornate in Sudafrica dedicate al mondo dell'educazione, dello sport e dell'università, con le tante collaborazioni in atto, e a rinsaldare i legami straordinari che Reggio Emilia ha costruito nel tempo in particolare con la Provincia del Gauteng, motore economico della nazione e sede della capitale amministrativa (Pretoria) e della Corte Costituzionale (Johannesburg).

Di cosa hanno parlato

Tra i tanti focus della missione, tra questi il lancio del progetto Uteka a Pemba, sostenuto dalla Agenzia Italiana per la cooperazione e lo sviluppo con 1,9 milioni di euro, promosso dal Comune di Reggio Emilia e implementato in stretta collaborazione con Fondazione E35 sui fronti della digitalizzazione dei servizi pubblici, educazione alla sostenibilità ambientale, della formazione professionale dei giovani, sostegno alla pianificazione strategica dello sviluppo urbanistico della città (tra cui importante è la creazione di un vero e proprio catasto), la formazione professionale dei giovani e l’educazione alla sostenibilità. Importante anche la firma del memorandum tra CTA della Provincia di Cabo Delgado, la principale associazione di imprese mozambicane, e Fondazione E35, un accordo che nasce da collaborazioni già in essere nell'ambito della formazione professionale per l’impiego di giovani e ha come obiettivo quello di rafforzare partenariati per lo sviluppo economico nell'ambito dell'agricoltura, energie rinnovabili, turismo e altri settori di interesse. Dalla visita all'ospedale provinciale di Cabo Delgado è invece iniziato un dialogo che potrebbe portare a interscambi di competenze e formazioni professionali utili alla crescita del sistema sanitario locale e non solo.

Una mostra 
Il sindaco ha anche presenziato, sabato 18 ottobre, alle celebrazioni per i 67 anni della fondazione della città di Pemba, momento istituzionale significativo durante il quale è intervenuto sul palco, ricordando le origini dell'amicizia che lega Reggio Emilia a Pemba e ricordando i 50 anni dalla firma del patto di amicizia e la lunga collaborazione che lega la nostra città a Pemba, quest anno celebrata nel percorso culturale NOI CON VOI: ieri oggi e domani, promosso dal Comune di Reggio  e Fondazione E35 insieme a Istoreco, Centro teatrale Mamimò e Spazio Gerra. «E' una storia di amicizia, lotta, solidarietà e cooperazione - ha detto - condotta da persone che hanno cambiato la storia: Samora Machel, Marcelino Dos Santos, Nelson Mandela, Oliver Tambo e per Reggio Emilia Giuseppe e Bruna Soncini, Remo e Olga Fornaciari, i sindaci Renzo Bonazzi e Ugo Benassi. Da allora le nostre città hanno camminato fianco a fianco promuovendo libertà solidarietà, giustizia e autodeterminazione. Oggi celebriamo non solo i risultati raggiunti ma l'impegno a guardare avanti, insieme, per costruire giorno dopo giorno un futuro migliore per Pemba e per Reggio Emilia». L’amicizia tra Reggio e il Mozambico sarà tra l’altro oggetto di una mostra che inaugurerà l’8 novembre allo Spazio Gerra, dal titolo “Noi con Voi, 50 anni di amicizia”: la mostra racconterà la storia di questa relazione, i suoi protagonisti, approfondendo i tanti progetti ancora in corso a Pemba e in Mozambico e aprendo una riflessione sul futuro. La mostra è realizzata all’interno del percorso NOI CON VOI: ieri oggi e domani.

Due giorni in Sudafrica
Gli ultimi due giorni della missione sono stati dedicati al Sudafrica. A Johannesburg infatti il sindaco ha incontrato tra gli altri l'ex presidente del Sudafrica Kgalema Mothlante, l'ex premier del Gauteng David Makhura e l'attuale Premier Panyaza Lesufi, oltre allo storico attivista dell'ANC ed ex ambasciatore Anthony Mongalo, una delle icone della liberazione del Sudafrica dall'apartheid. Insieme, durante una cena organizzata dal neo cittadino onorario della città di Reggio Emilia avv. Maurizio Mariano e dalla HIP Alliance , si è discusso di come possano intensificarsi i rapporti tra la nostra città, la Provincia del Gauteng e il Sudafrica. «Vedere che personalità di questo rilievo siano così interessate a incontrarci ci ha fatto toccare con mano cosa significhi Reggio Emilia in questo pezzo di mondo - ha dichiarato il sindaco Massari -, sentiamo quindi la responsabilità di proseguire il dialogo iniziato dall'allora sindaco Bonazzi, da Giuseppe e Bruna Soncini, e di attualizzarlo sfruttandone le enormi potenzialità per tanti soggetti del sistema Reggio». Agenda molto fitta anche in Sudafrica. Prima l'incontro con le quattro principali università del Gauteng, con cui l'Università di Modena e Reggio Emilia ha avviato da tempo una collaborazione, in collaborazione con il Gauteng City Observatory Regioni e Fondazione E35. Poi, nell'ultima giornata, la visita al Chamdor Automotive Hub, centro di formazione e di assistenza per giovani che vogliano avviare un'attività legata alla meccanica e alla riparazione auto. Qui, grazie a al progetto sviluppato da Fondazione E35, Unindustria Reggio Emilia e realizzato grazie al contributo di Regione Emilia Romagna e Provincia del Gauteng, insieme alle istituzioni sudafricane, molti giovani imparano un mestiere, avviamo attività imprenditoriali e hanno assistenza professionale oltre ai macchinari forniti da alcune importanti aziende reggiane. C'è stato infine lo spazio per un incontro davvero importante con alcuni rappresentanti del mondo dello sport sudafricano. Si è discusso di come proseguire la collaborazione in essere soprattutto in occasione delle prossime edizioni dei OR Tambo-Soncini Games e delle future edizioni dei Giochi Internazionali del Tricolore. Prima di lasciare il Sudafrica, c'è stato anche il tempo di visitare la biblioteca di Ekurhuleni, dedicata a Giuseppe e Bruna Soncini. Uno spazio culturale, voluto dall'ex premier del Gauteng Makhura proprio per celebrare l'impegno dei due reggiani, nella municipalità dove visse OR Tambo, attraverso uno spazio di educazione e cultura per le nuove generazioni. Nell'ambito di questa visita, il sindaco Massari ha visitato Constitution Hill e il quartiere di Soweto, luoghi della memoria della lotta all’apartheid e incontrato il sindaco di Ekurhuleni, insieme al quale ha visitato la tomba di Oliver Tambo: momenti importanti non solo per approfondire la storia di questo paese ma rafforzare ulteriormente la collaborazione e i progetti tra gli Archivi Reggio Africa gestiti da Istoreco e questi luoghi nella storia delle relazioni tra Reggio e il Sudafrica. 

Cosa ha detto il sindaco
«Sono stati giorni intensi e proficui, in cui abbiamo rilanciato un’amicizia che ha oltre 50 anni, con le nostre imprese impegnate a valutare le opportunità che offre un Paese in via di sviluppo come il Mozambico. Devo ringraziare anzitutto la Fondazione E-35, presente a Pemba con una sede in cui lavorano oltre 30 persone in gran parte locali, le autorità locali con il sindaco Satar Abdulgani in testa, per la perfetta organizzazione e la disponibilità. Ringrazio poi l'intera delegazione per aver partecipato con spirito collaborativo e propositivo alle sfide della missione – commenta Marco Massari dopo la missione –. Ringrazio anche l'ambasciatore Gabriele Annis, che abbiamo incontrato nella capitale Maputo, che ha rimarcato l’importanza delle relazioni speciali che la nostra città ha con il Mozambico e quanto esse possano essere un valore aggiunto nello sviluppo e nel rafforzamento dei rapporti tra il governo italiano, il sistema Italia e la repubblica mozambicana, anche nel contesto del piano Mattei. In Mozambico, infatti, così come in Sudafrica Reggio Emilia è considerata partner affidabile per la crescita delle comunità, in ambito economico, educativo e sociale: vi sono opportunità che tutto il nostro sistema può cogliere».