Grida, soffi e “miaou” gutturali: cosa si dicono davvero i gatti
La veterinaria Olga Pattacini: «Il linguaggio vocale dei mici è fatto di suoni che possono essere emessi a bocca aperta o chiusa, ognuno con un significato specifico: è l’espressione delle emozioni che sta provando»
In questo momento, sotto alle mie finestre c’è un concerto di grida: la mia gatta ha visto quella di un vicino e si stanno minacciando pesantemente. Il linguaggio vocale dei gatti è fatto di suoni che possono essere emessi a bocca aperta o chiusa, ognuno con un significato specifico in base al contesto e a chi deve ricevere il messaggio, ma soprattutto è l’espressione delle emozioni che sta provando. La maggior parte dei suoni viene prodotta dalla vibrazione delle corde vocali durante la fase espiratoria. In genere, le vocalizzazioni danno un’idea, non solo dello stato emozionale, ma anche dell’età, sesso e taglia di chi le emette.
Le frequenze basse (i toni gravi) sono tipiche di specie di mole imponente e, nell’ambito della stessa razza, dei maschi più delle femmine poiché, per azione del testosterone, la laringe è più grande e ospita corde vocali più lunghe e spesse. In anatomia, come nella musica, un corpo vibrante più lungo e spesso produce suoni più gravi. Gli etologi hanno provato a riprodurre in lettere i vocalizzi dei gatti, un lavoro molto interessante, reso più complesso dal fatto che ogni lingua traduce e scrive i suoni in base alla propria fonetica. In genere, le emozioni positive vengono emesse con suoni fatti a bocca semichiusa e sono suoni acuti, con più i ed e, tipo “ mèè, mèè, miè” mentre quelle negative si esprimono con suoni prodotti dalla parte posteriore, più di gola, e sono gravi e gutturali tipo ou , o , che suonerebbe un po’ come un “miaououou” di gola. Poi ci sono i soffi, i ringhi, cioè una serie di “grrrrr” sempre di gola. Quelli che sento ora sono tutti miaouuu, miaouuuu!!!, alternati a soffi. Le gatte sono divise dalla recinzione e protette dalle fioriere, ed è tutto un lavoro di nervi e di tenuta di posizione, ma la Ludi è avvantaggiata perché gioca in casa. Tranquilli, non si toccheranno neppure, solo pesanti insulti felini. © RIPRODUZIONE RISERVATA
*Medico veterinario esperto in comportamento animale
