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Raid di furti

Quattro aziende e tre bar svaligiati a colpi di muletto e martello: cosa è successo lunedì notte a Mancasale

Ambra Prati
Quattro aziende e tre bar svaligiati a colpi di muletto e martello: cosa è successo lunedì notte a Mancasale

Reggio Emilia: alla Electric Service rubate anche 60 lampade poldine che erano destinate alla Coppa Davis di Bologna

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Reggio Emilia «Un disastro». È il refrain degli esercenti e degli imprenditori di Mancasale, che nella notte tra lunedì e martedì è finita nel mirino della “banda del buco”. Nel giro di poche ore – dalle 23.30 alle 4 – i malviventi, usando il muletto di un’azienda per sfondare muri ma anche martelli e tombini, hanno razzìato tre bar e quattro aziende, nell’ultima delle quali si sono impadroniti di due furgoni (il loro mezzo non bastava a caricare il bottino) e un’auto Mercedes, poi ritrovata. Ad agire tre ladri, con il volto coperto da un passamontagna, più un quarto che faceva da “palo”.

Cosa sappiamo

Pare che due dei malviventi siano già stati catturati dai carabinieri. C’è stata senza dubbio la mano di un’unica banda dietro la nottata movimentata da colpi in diversi punti della zona industriale. In via Masaccio 20/b, nel capannone della Gws Srl che si occupa di gruppi elettrogeni, i ladri sono entrati sfondando la vetrata di un lucernario posto sulla parete laterale ad almeno quattro metri d’altezza: una volta all’interno, hanno portato via attrezzature a batterie. «Nel pomeriggio mi aspettavano su un cantiere, ma ho dovuto disdire: non ho più nemmeno un utensile per lavorare», ha detto il titolare Manuel Gallo. Nel capannone c’era un muletto che la banda ha usato per sfondare due muri confinanti con altre due ditte. Attraverso il pertugio di sinistra la banda è entrata nella ditta di logistica Provinzano Trasporti di via Masaccio, dove sono spariti «diversi attrezzi, per quello che ho potuto verificare. Mi ha avvisato il mio vicino», ha affermato Francesco Provinzano. Dal pertugio sul lato destro i malviventi sono penetrati nel laboratorio della vetreria Vetro Art Snc di via Aldo Moro 33. «Un disastro. Mi chiedo com’è stato possibile, con tutta la videosorveglianza che c’è in questa zona – ha esordito la titolare Daniela Artioli – Il nostro capannone è uno dei primi costruiti a Mancasale nel 1972: paghiamo uno sproposito di Imu, senza sentirci tutelati. Il colpo è simile a quello che abbiamo subìto dieci anni fa: anche allora erano passati nel bar davanti, che all’epoca aveva le macchinette».



Alla Vetro Art i ladri hanno preso «una decina di attrezzi per la lavorazione del vetro (tassellatori, flessibili, avvitatori), il fondo cassa (100 euro lasciati per il resto), ma soprattutto hanno fatto grossi danni strutturali». Già, perché dal laboratorio, a colpi di martellate, la banda ha fatto altri due “buchi” sul retro del bar Locos di via Moro 33/a: un primo foro in cucina è risultato impossibile da ampliare, perciò ne è stato realizzato uno più ampio nel bagno. Dopo aver depredato il bar Locos, un altro bar di via Raffaello e il bar Dogana di via Napoli, dove un malfattore si è tagliato, l’ultima tappa della banda alle 4 è stata alla Electric Service Snc di via De Pisis (impianti elettrici). «Sono entrati spaccando il tassello in cemento di un’ex cassetta del contatore. La prima cosa che hanno fatto i ladri è stata rivolgere all’insù le telecamere, che hanno ripreso tre uomini incappucciati, e strappare via l’allarme. Portate via perfino le merendine – ha spiegato il titolare Andrea Rompianesi – Negli uffici hanno forzato armadietti e cassetti chiusi: in uno c’erano le chiavi di due furgoni, un Iveco e un Ford, e della Mercedes. Il Daily era nuovo, comprato un anno fa, il Ford era pieno di materiale elettrico; per fortuna la Mercedes è stata ritrovata, danneggiata, vicino alle fiere di Bologna. Meno male, perché altrimenti avrei perso molto più di 150mila euro». Quando apprende di un ladro ferito, un’impiegata esclama: «Ecco perché hanno svuotato la casetta del pronto soccorso». L’azienda aveva appena comprato «80 lampade “Poldina” che dovevano andare agli Internazionali di tennis della Coppa Davis a Bologna: ce ne sono rimaste solo 20». Ironizza Rompianesi: «Dei veri professionisti, davvero efficienti e professionali: sarebbero da assumere...». © RIPRODUZIONE RISERVATA