Modena chiede più collegamenti con la Mediopadana, il vicesindaco De Franco: «Anche Parma dovrebbe fare la stessa cosa»
Il consiglio comunale modenese ha approvato la mozione per aumentare il numero di treni verso la stazione dell’Alta Velocità
Reggio Emilia «Il fatto che Modena si ponga il tema di un collegamento rapido con la Mediopadana conferma il salto di qualità che questo nodo infrastrutturale ha permesso di fare a Reggio Emilia e, inoltre, conferma l’attrattività della stazione stessa». Parola del vicesindaco Lanfranco De Franco dopo l’approvazione da parte del Consiglio comunale della vicina Modena, di una mozione «sull’attivazione di collegamenti ferroviari diretti tra Reggio Emilia Av Mediopadana, Reggio Emilia, Modena, Bologna centrale». Mozione presentata da i consiglieri Silingardi (M5s), Baracchi (Sd), Lenzini, Manicardi, Di Padova, Poggi, Giordano, Connola, Fanti, Gualdi, Barbari, Cavazzuti, Bignardi, Carriero, Ugolini, Fidanza, De Lillo (Pd), Abrate, Ferrari (Avs), Ballestrazzi (Pri-Azione).
Un volano per la città
La scelta di Modena è vista di buon occhio dall’amministrazione reggiana, soprattutto se paragonata alla strada intrapresa da un’altra città vicina, Parma, per cui Rete ferroviaria italiana ha pianificato per il 2026 l’elaborazione del Documento di fattibilità delle alternative progettuali (DocFap) per inserire la città ducale nel servizio "Alta velocità". «Per Reggio Emilia la Mediopadana significa un grande volano per la città – aggiunge il vicesindaco De Franco –. Che una città importante come Modena si ponga il tema di essere più collegata alla Mediopadana è significativo e credo che anche Parma dovrebbe fare la stessa cosa. Piuttosto che continuare a spingere per una fermata dell’Alta Velocità le città limitrofe dovrebbero giocare sul fatto che a Reggio è già presente e dovrebbero essere sviluppati meglio i collegamenti. Entrando ancora più nel merito, poi, ci siamo candidati al bando della tramvia. Il tema di come collegare la Mediopadana alla stazione centrale ce lo siamo posti da quando è nata l’Alta Velocità. E speriamo che il Ministero decida di finanziarla».
La stazione
L’hub della Mediopadana, dunque, agisce su un bacino esteso, che comprende, ad esempio, Parma, Mantova, Carpi e Modena. «Dobbiamo continuare a mantenere questa caratteristica di attrattiva per l’area vasta, se ci mettiamo a costruire ogni 25 chilometri una stazione dell’Alta Velocità non è più alta velocità. Ha più senso che l’aeroporto di Parma riprenda a essere uno scalo con numeri diversi. L’aeroporto di Bologna è saturo, non riesce a sopportare di più a livello dimensionale. E alla stessa Reggio fa comodo che Parma abbia un aeroporto più importante, con più voli e a Parma fa comodo che a Reggio ci sia una stazione dell’Alta Velocità. Siamo a 25 chilometri, appunto, c’è una storica rivalità campanilistica, ma se si guarda con gli occhi dell’Europa o più globali, siamo a una distanza che in altri luoghi del mondo ci farebbe rientrare nello stesso hinterland. Per di più, siamo su un asse, quello più competitivo, che include Milano, Bologna e il Veneto. È il nuovo triangolo industriale italiano ormai da decenni. Voglio cogliere lo spirito positivo che arriva da Modena per sottolineare la necessità di fare squadra».
