Rave party a Campogalliano, notte di scontri: i partecipanti tentano di sfondare il blocco della polizia
I giovani volevano andarsene senza essere identificati e a bordo di camper e auto si sono spinti contro il cordone degli agenti, che hanno usato manganelli e lacrimogeni
Campogalliano (Mo) La tensione era nell’aria e alla fine si è arrivati allo scontro tra i partecipanti al rave di Halloween abusivo all’ex Bugatti a Campogalliano, nel Modenese, e la polizia, che ha preso a manganellate alcuni mezzi che tentavano di sfondare il blocco all’uscita senza essere identificati. I giovani, venuto meno ogni tipo di accordo, davanti a lacrimogeni e manganelli hanno fatto retromarcia, barricandosi nello stabilimento. Fino a quando non si sa. Il rave è finito ma non è finito.
La tensione
Il grande esodo dalla fabbrica dei sogni era atteso per il primo pomeriggio di ieri. Ma le previsioni delle forze dell’ordine sono state disattese. La musica era finita, dentro i partecipanti avevano anche raccolto l’immondizia nei sacchi. Ma di uscire e consegnare i documenti non se ne parlava. E così fino alla tarda serata centinaia tra camper, furgoni e auto erano ancora lì. In attesa, formando un lungo codone. La tensione si è fatta sempre più palpabile: da un lato i "raver" che volevano uscire senza essere identificati, dall’altro, al varco di via XXV Luglio, il massiccio dispiegamento della polizia in tenuta antisommossa con manganelli e scudi. Sono state ore di trattative tra gli organizzatori e gli agenti. Ma, evidentemente, l’accordo non è stato raggiunto e verso le 20, con la pioggia torrenziale che non ne voleva sapere di cessare, i raver hanno fatto la prima mossa, scagliandosi contro le forze dell’ordine a bordo di auto e camper. La reazione è stata immediata.
Lo scontro
I camper in testa alla lunga fila di veicoli in uscita sono stati usati come arieti e hanno tentato di sfondare la prima barriera creata dagli agenti, riuscendo a penetrare fino al secondo cordone degli agenti, che hanno risposto prendendo a manganellate i mezzi. I conducenti e i passeggeri, bloccati i mezzi, sono stati fatti scendere dalle auto. Gli scontri sono proseguiti per qualche minuto, sono stati lanciati lacrimogeni sulla folla di partecipanti, con diversi giovani soccorsi dai volontari e dal personale medico del 118. Non si registrano feriti gravi. Altre vie di uscita dal capannone dell’ex Bugatti sono state imboccate da alcuni partecipanti per tentare una fuga silenziosa dalla "porta sul retro". Altri ragazzi, vedendo gli scontri all’uscita, hanno tentato la fuga scavalcando i cancelli e le ringhiere delle aziende limitrofe.
Barricati dentro
Dopo gli scontri, sono iniziati altri tentativi di trattativa tra organizzatori e polizia, conclusosi in un nulla di fatto. O meglio, in un dietrofront. Verso le 21.30, infatti, il codone ha invertito la marcia: sono rientrati in massa dentro l’ex fabbrica Bugatti. La tensione è ancora alta. Non si sa quando usciranno. Uno scontro arrivato dopo la seconda notte dello sballo con circa 5mila giovani che all’insegna di musica techno e sostanze stupefacenti di ogni genere (come ci hanno raccontato molti di loro) hanno occupato per due giorni l’ex fabbrica. Era andato tutto bene. Poi all’uscita la tensione e lo scontro arrivato dopo il mancato accordo con le forze dell’ordine. Gli organizzatori, dopo l’entrata in vigore del decreto Piantedosi (nato dopo un altro rave nel modenese) rischiano da tre a sei anni e con la multa da mille a 10mila euro. l© RIPRODUZIONE RISERVATA
