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Il caso

Minacce di morte, botte con la stampella e un incidente provocato in cui l’ex resta ferita: arrestato

Minacce di morte, botte con la stampella e un incidente provocato in cui l’ex resta ferita: arrestato

Correggio: mesi di persecuzioni e violenza ai danni della donna. Fino a 30 chiamate al giorno e la continua richiesta di incontrarla

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Correggio «Ti spacco, ti ammazzo, non mi frega di andare in galera». Erano queste le frasi con cui un 30enne di Correggio terrorizzava l’ex compagna, perseguitandola per mesi con minacce, telefonate e aggressioni, spesso sotto l’effetto di droga. L’uomo, che arrivava a contattarla anche una trentina di volte al giorno tra chiamate e messaggi sui social, l’avrebbe più volte picchiata — anche con una stampella — e in un’occasione avrebbe minacciato di morte i suoi familiari. Dopo mesi di violenze e terrore, la Procura di Reggio Emilia ha chiesto e ottenuto dal gip la custodia cautelare in carcere, eseguita dai carabinieri di Correggio.


La violenza
Dal mese di dicembre dello scorso anno, spesso sotto l’effetto di sostanze stupefacenti, perseguitava l’ex compagna contattandola quotidianamente – fino a 30 chiamate al giorno - tramite telefono e social network, minacciandola di morte. In un’occasione minacciandola con una bottiglia di vetro rotta. Ha inoltre tenuto condotte persecutorie e violente nei confronti dell’ex ragazza che in un caso hanno interessato anche un amico della vittima, intervenuto in sua difesa. Aggressioni fisiche e minacce che hanno visto la donna ricorrere in più circostanze alle cure in ospedale.

Picchiata con la stampella
In particolare nel mese di agosto, in due circostanze, l’aveva picchiata: si parla di schiaffi, tirate di capelli, colpi violenti con una stampella. Era finita in ospedale con ferite guaribili in 15 giorni e nell’altro caso lesioni guaribili in 10 giorni. A settembre dopo averla afferrata per il braccio per non farla allontanare minacciandola con la stampella le rapinava il telefono cellulare a la somma di 70 euro facendola cadere a terra per poi restituirle il solo cellulare. A ottobre dopo l‘ennesimo rifiuto della donna di incontrarlo nel minacciare di fare del male ai suoi genitori le inviava la foto dei familiari riuscendo a intimorirla tanto che la donna andava all’appuntamento e nel corso dell’incontro le usava violenza facendola cadere a terra quattro volte e colpendola con la stampella per non farla rialzare.

L’incidente voluto
A dicembre dell’anno scorso durante un viaggio con la ragazza nel chiederle di accompagnarlo a comperare della droga al rifiuto dopo averla minacciata sterzando velocemente il volante faceva andare appositamente fuori strada l’auto cagionandole lesioni guaribili in 20 giorni. Nella stessa circostanza la minacciava di morte per impedirle di riferire la reale dinamica dell’incidente. Violenza che hanno coinvolto, come accennato in premessa, un amico dell’ex ragazza che intervenuto per difenderla lo scorso mese di settembre veniva colpito al volto con una bottiglia riportando lesioni giudicate guaribili in 30 giorni.

La svolta
Dopo la denuncia e gli accertamenti, è finalmente scattata una misura. L’uomo è stato arrestato, su disposizione del gip dopo la richiesta della procura, per i reati di atti persecutori, lesioni personali aggravate, rapina aggravata e violenza privata.