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Il caso

Truffa dello specchietto: 32enne finisce a processo e deve risarcire la vittima

Serena Arbizzi
Truffa dello specchietto: 32enne finisce a processo e deve risarcire la vittima

Scandiano: ha finto l’urto tra le auto, sosteneva che la sua vettura fosse rimasta danneggiata e pretendeva 120 euro. Ma un 70enne non si è lasciato intimidire, ha preso la targa e ha denunciato

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Reggio Emilia Aveva tentato di raggirare un automobilista di 70 anni facendogli credere che si fosse verificato un incidente e che, in seguito allo scontro, il suo specchietto fosse rimasto danneggiato. Ma l’automobilista non è caduto nel tranello e ora dovrà essere risarcito, anche se la truffa si è fermata al tentativo. L’episodio è avvenuto a Chiozza. L’indagato, un 32enne di Ancona, che risulta domiciliato a Bologna, è entrato in azione tentando di mettere a segno il raggiro.

Il raggiro
Il 32enne ha simulato un finto incidente stradale. Ha cercato di fare credere all’automobilista 70enne che l’auto di quest’ultimo, nel passargli accanto, avrebbe urtato e di conseguenza danneggiato lo specchietto a lato dell’auto su cui viaggiava. Per riparare il danno, il 32enne ha proposto all’altro automobilista di pagare subito 120 euro in contanti. Il pagamento immediato avrebbe reso più semplice e vantaggioso il risarcimento, a detta del 32enne, dal momento che, in questo modo, non sarebbe stato necessario coinvolgere l’assicurazione. Tuttavia, il settantenne di Scandiano non ha abboccato. E allora il 32enne ha rilanciato: ha abbassato la posta a 50 euro, invece dei 120 richiesti, di fronte al rifiuto dello scandianese. Quest’ultimo ha rifiutato di pagare anche la seconda volta. Non solo non è caduto nel tranello, ma, anzi, ha preso il numero di targa dell’auto del 32enne. Un dettaglio che ha consentito di agevolare le indagini che sono partite di lì a poco e che hanno permesso di individuare l’autore della tentata truffa.


La denuncia

Lo scandianese, infatti, ha denunciato il 32enne, che si è trovato successivamente imputato per tentata truffa, dopo che i carabinieri hanno avviato le indagini e sono risaliti all’autore del tentato raggiro. La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio e, nei giorni scorsi, si è svolta l’udienza davanti al giudice Stefano Catellani. Al settantenne, assistito dall’avvocato Gianluca Vinci, il 32enne con il suo difensore hanno offerto 300 euro di risarcimento per chiudere la vicenda. «Questo episodio dimostra quanto sia importante denunciare per senso civico - afferma il legale dello scandianese, l’avvocato Vinci -. È importante denunciare anche solo il tentativo, come in questo caso. Se tutti lo facessero chi pianifica di commettere questi reati vedrebbe che il gioco non vale più la candela». La prossima udienza si terrà nel 2026. Sempre davanti al giudice Catellani verrà verificato il pagamento della somma pattuita e potrà essere effettuata la remissione della querela. l © RIPRODUZIONE RISERVATA