Francesca Albanese invia un video ai consiglieri sul caso “Primo Tricolore”: è polemica in commissione regionale
Reggio Emilia, si stava discutendo la risoluzione di Alessandro Aragona (FdI) sul ritiro del conferimento consegnato dal sindaco Massari alla relatrice speciale delle Nazioni Unite per il territorio palestinese
Reggio Emilia Scoppia di nuovo la bufera intorno a Francesca Albanese, la relatrice speciale delle Nazioni Unite per il territorio palestinese occupato. Ieri, la quinta commissione della Regione "Giovani, Scuola e Legalità", stava discutendo la risoluzione del consigliere di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona. Con il documento, il consigliere reggiano chiedeva il ritiro del Primo Tricolore consegnato dal sindaco Marco Massari ad Albanese il 28 settembre scorso. Giornata in cui l’eco delle polemiche raggiunse da Reggio Emilia tutto il mondo, per le critiche rivolte dalla relatrice speciale Onu al primo cittadino che aveva sollevato la questione della liberazione degli ostaggi israeliani come condizione per la pace.
Il video
Ieri, Francesca Albanese, tramite un video diffuso al gruppo di Alleanza Verdi e Sinistra (Avs) che lo hanno inoltrato ai 17 membri della Commissione, ha fatto irruzione in commissione suscitando clamore. Albanese definisce "parole infelici", quelle da lei utilizzate «alla fine di una giornata bellissima che si è conclusa con un po’ di maretta tra i cittadini e il sindaco». «Mi auguro che la vostra discussione sia produttiva e soprattutto breve - incalza Albanese nel video -. Cosa si parla ancora di quell’episodio quando c’è il mondo che è in fiamme perché ci sono delle guerre feroci, perché c’è una crisi che incalza e che sta erodendo le fondamenta delle democrazie liberali e perché la vostra regione, l’Emilia Romagna, che tanto ha dato all’Italia, ha ancora tanto da dare e c’è bisogno dell’impegno, della forza, del rigore, del coraggio, dell’allegria, dell’amorevolezza degli Emiliani e dei Romagnoli in questo momento».
Le reazioni
Apriti cielo: il video messaggio di Albanese è stato vissuto da molti consiglieri come un’ingerenza nell’autonomia dell’Assemblea legislativa emiliano-romagnola ed è scoppiata una forte polemica, anche in questo caso. «Condividiamo pienamente le parole di Francesca Albanese - dichiarano i consiglieri di Avs-Coalizioni civiche-Possibile -. L’Emilia-Romagna è una terra di partigiani, di persone straordinarie che sanno da che parte stare. Continuiamo a impegnarci per la pace e per il rispetto dei diritti umani». «Marco Massari, Francesca Albanese, la Regione e tutta Italia considerano ormai questa vicenda chiusa da mesi, solo il consigliere Aragona continua a cercare di alimentare un’assurda polemica per semplice tornaconto elettorale - dichiara il capogruppo di Verdi e Possibile in consiglio comunale, Alessandro Miglioli -. Si parli di genocidio e di come possiamo costruire una vera pace nei territori palestinesi occupati». La capogruppo di Fratelli d’Italia in Assemblea legislativa, Marta Evangelisti, parla di «un atteggiamento arrogante, prepotente e profondamente antidemocratico, che purtroppo non ci sorprende e conferma ancora una volta il modo di intendere il confronto pubblico e le istituzioni da parte di Albanese». «Stigmatizziamo con fermezza non solo il comportamento di Albanese - rimarca Evangelisti -, ma anche l’uso strumentale e politico che è stato fatto di una commissione assembleare, della quale chiederemo di verificare la piena rispondenza al regolamento. Rileviamo inoltre possibili profili di illegittimità che intendiamo approfondire». La risoluzione di FdI è stata bocciata in commissione.
