Mercato immobiliare a Reggio Emilia: ecco le zone preferite da chi vuole comprare casa
Canali si conferma la regina: è quanto emerge dall’Osservatorio Immobiliare di Fiaip, presentato in Sala Tricolore
Reggio Emilia Sul gradino più alto del podio c’è Canali, con Bellarosa e Capriolo, ma anche Acque Chiare, Buco del Signore e Rivalta fanno gola a chi vuole comprare casa. Lo rivela l’Osservatorio Immobiliare di Fiaip (Federazione italiana agenti immobiliari professionali) di Reggio Emilia e provincia, che, con i dati che vanno dal novembre dello scorso anno fino ad oggi, tratteggia le tendenze del mercato immobiliare. Dati da cui trapela ottimismo.
I dati
Lo scorso anno, al 30 giugno erano infatti state concluse 1.175 compravendite. Quest’anno 1.283. In provincia, poi, nel 2024 il dato si attestava su 2.094, quest’anno è di 2.325. I primi sei mesi del 2024 si erano chiusi con 3.269 compravendite tra città e provincia, dato salito a 3.608. L’Osservatorio è stato presentato ieri in Sala Tricolore con numerosi saluti e interventi. Da Marco Massari a Lanfranco de Franco, primo cittadino e vicesindaco, a Cristina Zampolini, presidente Fiaip Reggio Emilia, Marco Bettiol, segretario nazionale Fiaip, Pier Paolo Baccarini, vicepresidente regionale Fiaip, Carla Del Vecchio, delegata regionale antiabusivismo Fiaip, Domenico Valente di Auxilia Finance, Stefano Landi, (Camera di Commercio dell’Emilia), Paolo Burani, presidente Commissione territorio, ambiente e mobilità della Regione, Priamo Bocchi, vicepresidente della stessa commissione, Sandro De Angelis, vicario della Questura, Nello Monelli, vicecomandante Polizia locale e Protezione civile, il comandante Nucleo investigativo dei carabinieri, Maurizio Pallante; Luca Grotto, di Unoenergy. Sono intervenuti: i delegati Fiaip Liliana Pellini e Massimiliano Barbieri; Annamaria Terenziani, presidente di Confedilizia Emilia-Romagna e Reggio Emilia, la sottosegretaria al ministero dell’Economia e delle Finanze, Lucia Albano, la componente della commissione parlamentare d’inchiesta sulle condizioni di lavoro in Italia, Gaetana Russo, il notaio Teresa di Girolamo, Francesco Spallanzani del Collegio Geometri laureati Reggio Emilia, moderati dal giornalista Federico Casanova. Il ministro Carlo Nordio ha inviato un messaggio scritto.
Le zone più appetibili
Come annotato da Di Girolamo, il 55,31% degli immobili abitativi è stato acquistato con l’agevolazione prima casa nel 2024. La fascia d’età in cui viene effettuato il maggior acquisto di fabbricati è quella tra i 18 e i 35 anni (26,52%). Nazzaro Bianchi, dell’agenzia Re/Max Open indica che le zone «più appetibili della città sono sicuramente quelle pedecollinari: Canali, ma anche Acque chiare e Buco del signore. Dal punto di vista dei valori immobiliari molto buona anche la zona di Rivalta. Troviamo, poi, delle microzone del centro che hanno valori simili a quelli di Canali. Molto dipende anche dal tipo di immobile e dalla classe energetica. Il mercato reggiano è molto vivace e i movimenti sono molto interessanti. Manca un soggetto che faccia investimenti come accade a Milano o Roma. Qui ci sono piccoli investitori, ma la città è viva. C’è più richiesta di quanta offerta sia sul mercato. Diciamo noi che c’è scarsità di prodotto, questo porta a prezzi maggiori».
La zona stazione
Per quanto riguarda la zona stazione, Bianchi evidenzia «problemi di convivenza e microcriminalità. Come investimento c’è qualcuno punta agli immobili qui, ma dipende molto dal profilo di investitore. Se ha pochi immobili è probabile che spenda un po’ di più in altre zone. Se ci sono investitori che non vanno troppo per il sottile sul tipo di inquilino e cercano di speculare sul rapporto rendita dell’affitto rispetto al valore dell’immobile, allora è possibile che acquistino in zone molto economiche come la stazione».
La provincia
La presidente Zampolini si concentra sulla provincia, «dove siamo soddisfatti dell’immobiliare. C’è una tendenza all’acquisto della seconda casa e di giovani coppie a spostarsi dalla città verso Castelnovo Monti, ad esempio. Per quanto riguarda i valori della città, c’è una tendenza anche in questo caso sicuramente migliorativa, un aumento di prezzi, di richieste, delle vendite. Nel periodo dopo il Covid c’era stato un aumento anche in montagna molto importante di vendite, di richieste di immobili, del cambio di tipologia di immobili. Tra il 2022 e il 2023 si è verificato un periodo di stasi. Nel 2024 c’è stata una ripresa e percepiamo un aumento delle richieste anche per il 2026. Si sono assestati il valore del mutuo, il costo del denaro e questo incentiva verso la prima casa».
Le pratiche burocratiche
Sono arrivate sollecitazioni per lo snellimento delle pratiche burocratiche nelle amministrazioni. «Quando vendiamo immobili - spiega Zampolini - nella maggior parte dei casi ci sono piccole difformità che richiedono una sanatoria. Innanzitutto bisogna fare un accesso agli atti: è indispensabile per la compravendita fornire l’attestato di regolarità edilizia urbanistica dell’immobile o la relazione tecnica integrata. Molto spesso l’accesso agli atti in Comune non è così agevole. Questo potrebbe essere un limite allo snellimento delle vendite. L’Osservatorio è un compendio di valori immobiliari ma non dimentichiamoci il valore dell’agente immobiliare di cui tengo a sottolineare la preparazione e professionalità, mentre sul mercato sono presenti tante persone che non hanno sostenuto esami e frequentato corsi».
