«Scuola 2030 è la fiducia nei giovani»
L'editoriale del nostro direttore che presenta la nuova edizione di Scuola 2030, il percorso dedicato alle scuole superiori che lega gli studenti non solo al nostro giornale, ma a tutto il territorio
Parliamo con i giovani? E se lo facciamo, cosa chiediamo loro? Sono le prime due domande che ci facciamo tutti gli anni quando riprogettiamo una nuova edizione di Scuola 2030, il percorso dedicato alle scuole superiori che lega gli studenti non solo al nostro giornale, ma a tutto il nostro territorio. Un’occasione importante sulla quale investire per restare sintonizzati al grido di "saranno la futura classe dirigente". Vero, certo, ma meglio andare un po’ oltre il luogo comune. È adesso che hanno bisogno. Hanno bisogno di essere ascoltati e abbiamo bisogno noi di capire da loro anche come gira il mondo. Non è tanto una questione generazionale, è una questione prima di tutto di rispetto e di fiducia. La forza di questo progetto è proprio questa: dare fiducia ai giovani nel raccontarci la loro idea di città, intesa come socialità, interessi, criticità, passioni, problemi. E con queste creare un giornale, il loro giornale, tutte le settimane da oggi fino a maggio con otto pagine scritte dai ragazzi, ogni venerdì. Un appuntamento fisso da non perdere che impreziosisce il nostro prodotto che tutti i giorni va in edicola (e arricchisce anche web e social con reel e video dei ragazzi). La soddisfazione più grande? Vedere nei loro occhi la passione, sentirli dibattere, convincerti che non hai ragione. E, ancora di più, quando alcuni di questi ragazzi chiedono di poter collaborare con il giornale dopo la scuola e addirittura diventano tuoi colleghi. Come direbbero loro: tanta roba.
