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L’iniziativa

Pasolini, il Comune di Scandiano valuta un’opera d’arte nel luogo dove visse da studente

Jacopo Della Porta
Pasolini, il Comune di Scandiano valuta un’opera d’arte nel luogo dove visse da studente

L’amministrazione apre al dialogo con gli artisti Antonella De Nisco e Giorgio Teggi dopo la proposta di Pinuccia Montanari: l’intervento potrebbe sorgere vicino alla casa di via Corti dove Pasolini abitò tra il 1935 e il 1936.

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Scandiano Il Comune di Scandiano guarda con interesse alla proposta dell’ex assessora di Reggio Emilia Pinuccia Montanari di dedicare un’opera d’arte al periodo scandianese di Pier Paolo Pasolini. Montanari in particolare ha ricordato due progetti già avanzati nel 1993 e poi nel 2005 da Antonella De Nisco e Giorgio Teggi. La casa dove l’intellettuale visse tra il 1935 e il 1936, all’angolo tra via Corti e via Fogliani, è vicina a uno spazio verde adiacente alla Palazzina Lodesani. «In quell’area -dicono dal Comune - è previsto un intervento di rilancio del parco, attualmente in progettazione. Siamo quindi disponibili a incontrare gli artisti per valutare la possibilità di realizzare un intervento che si aggiunga alla targa già presente davanti all’abitazione». L’attenzione del Comune per Pasolini, in occasione dei 50 anni dalla morte, si è recentemente manifestata con la rassegna culturale “Nulla muore mai in una vita”, che è iniziata a fine ottobre e proseguirà fino a dicembre (prossimo appuntamento sabato 15 novembre con “Prima il silenzio, poi il suono o la parola” alla Biblioteca Salvemini). La targa davanti alla casa di Corti è stata apposta dieci anni fa e riporta la poesia che Pasolini scrisse durante un viaggio in treno verso Reggio Emilia, dove frequentava il ginnasio. Teggi e De Nisco hanno accolto molto positivamente l’apertura dell’amministrazione.
 



«Ne parleremo volentieri», dicono alla Gazzetta di Reggio. Nel 1993 Teggi faceva parte della commissione cultura della biblioteca e, insieme a De Nisco e a Paolo Grasselli, aveva ideato una scultura-leggio con la poesia incisa su pietra, rivolta verso la casa. Nel 2005 i due coniugi presentarono invece un progetto diverso: una panchina che richiama un foglio A4 piegato, a memoria del supporto su cui lo studente Pasolini avrebbe scritto i suoi versi. «È l’opera che riteniamo più attuale per celebrare l’artista, la poesia e il suo legame con Scandiano», dice Teggi. De Nisco, artista reggiana riconosciuta a livello nazionale, è nota par le sue installazioni site-specific e, insieme a Teggi, ha fondato il Laai, Laboratorio di Arte Ambientale Itinerante, che realizza interventi partecipati con gruppi di cittadini. Montanari ha ricordato la riscoperta della poesia di Pasolini: «Fu grazie ai ricordi dello studioso Mario Medici, scandianese e amico d’infanzia di Pasolini, che emerse la memoria di quei pomeriggi trascorsi nella casa di via Corti 8, dove il giovane Pier Paolo, silenzioso e assorto, osservava il cortile della vecchia scuola Boiardo. Anni dopo, proprio a Scandiano, riscoprimmo una poesia inedita del 1935, “Caduta e redenzione”, dedicata al nostro paese e alla sua Rocca». Ecco il testo: «Covo non so se voglie inappagate sfibranti, o ingenui versi / I campi volano dietro il finestrino donde un terreo sole investe gli studenti che cantano / Solo, coi pugni chiusi sopra il grembo / Tonio non guarda nulla con il suo bruno occhio / e a quel gesto negligente io mi torturo, e invidio la sua grazia distratta… / Ma certo torneremo da Reggio verso sera, e i nostri giochi echeggeranno umidi sul prato del castello». l © RIPRODUZIONE RISERVATA