Morì a 25 anni folgorato in un hotel ad Algeri: la società che lo gestisce condannata a risarcire
L’Appello ribalta la sentenza per la morte di Alex Bonucchi che lavorava per la Sacmi di Salvaterra. La mamma: «Voglio che siano restituiti gli organi di mio figlio»
Casalgrande Colpo di scena nel caso di Alex Bonucchi, il 25enne di Nonantola che morì folgorato il 4 gennaio 2021 mentre si trovava a Boumerdés, in Algeria, in qualità di tecnico dell’azienda Sacmi di Salvaterra. La Corte d’Appello algerina ha condannato la società che gestisce l’hotel “Amsterdam” di Rouïba: è stata riconosciuta colpevole come persona giuridica per la morte del giovane italiano. La Corte le ha inflitto una multa di 200.000 dinari, equivalenti a circa 1.300 euro, e condannata a risarcire con 8 milioni di dinari, ovvero una somma che supera di poco i 53.300 euro, i genitori di Alex, Barbara Degli Esposti e Claudio Bonucchi, che riceveranno 4 milioni di dinari ciascuno. È una svolta rispetto al precedente processo, quando il rappresentante dell’hotel era stato assolto, ma la Corte Suprema algerina aveva annullato quella decisione, ordinando la riapertura del caso. Il nuovo dibattimento si è svolto nei giorni scorsi alla presenza dei genitori di Bonucchi. Alex – noto anche nella Bassa per aver allenato a calcio a Rolo – avrebbe compiuto 30 anni il 5 novembre scorso e ieri mamma Barbara aveva organizzato una festa di compleanno per la ricorrenza, che si è trasformata in una doppia occasione per festeggiare.
«Non mi sono mai arresa. Dico sempre: “Non toccate i figli a una mamma e chi è madre lo può capire”. Oggi il mio avvocato Meziane Aliane mi ha telefonato dicendomi: “C’è una bellissima notizia, abbiamo vinto”. Dopo quasi cinque anni abbiamo vinto, l’hotel come struttura è stato condannato. Ora stiamo doppiamente festeggiando la vittoria dopo l’udienza e il compleanno di mio figlio e per questo ringrazio una grandissima squadra: l’onorevole Stefania Ascari, il consulente Michel Emi Maritato, il mio avvocato Carlotta Toschi. Non i titolari: perché questo accada sarà necessaria una nuova causa. Per quanto riguarda la multa, 200mila dinari la multa che equivalgono a circa 1300 euro. Una cifra irrisoria, in Algeria considerata consistente. A noi spetteranno 8 milioni di dinari che equivalgono a circa 53mila euro, ovvero l’equivalente di quello speso finora. Il risarcimento è un’ulteriore presa in giro e mancanza di rispetto». Barbara non si ferma: «Voglio che siano restituiti gli organi di mio figlio». È un ulteriore obiettivo da conseguire.
Il consulente Michel Emi Maritato ringrazia «di cuore il vicepremier Antonio Tajani e l’onorevole Stefania Ascari. Oggi non abbiamo solo vinto in Algeria. Abbiamo vinto una battaglia di verità, di dignità, di amore. E questa vittoria porta un nome: Barbara Degli Esposti, madre coraggio, madre simbolo, madre di Alex Bonucchi. In un mondo che troppo spesso volta lo sguardo davanti all’ingiustizia, lei non ha mai ceduto, non ha mai smesso di lottare». «La condanna dell’hotel – va avanti – non è solo una sentenza: è un grido che attraversa le coscienze». L’onorevole Stefania Ascari parla di «grande risultato»: «Sono orgogliosa di aver potuto accompagnare i genitori in questo cammino difficile e di aver condiviso con loro ogni passo. La loro forza è una lezione di amore e di dignità che commuove e ispira. Oggi possiamo dire che un pezzo di giustizia è stato fatto. Per Alex. Per la sua famiglia».l
