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Il lutto

Addio all’imprenditore Luigi Artoni: fondò l’azienda di trasporti

Addio all’imprenditore Luigi Artoni: fondò l’azienda di trasporti

Guastalla: aveva 91 anni, martedì l’ultimo saluto in duomo

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Guastalla Si è spento all’età di 91 anni Luigi Artoni, figura storica dell’imprenditoria reggiana e a lungo alla guida della Artoni Trasporti. Il sindaco di Guastalla Paolo Dallasta e la giunta comunale hanno espresso profondo cordoglio per la sua scomparsa, sottolineando come «Artoni, Cavaliere del Lavoro, fosse un imprenditore legato a Guastalla, dove iniziò la sua attività alla fine degli anni ’40, contribuendo alla crescita economica e occupazionale del territorio e alla realizzazione di numerose opere pubbliche». «La comunità di Guastalla – si legge nella nota – si unisce al dolore della famiglia, ricordandone il percorso umano e professionale con stima e riconoscenza». I funerali di Luigi Artoni si terranno martedì 11 novembre alle ore 14.30, partendo dalla Casa Funeraria di via Oldella 12 a Guastalla per il Duomo cittadino.

La biografia
Luigi Artoni, primo di cinque figli, dopo la scuola dell’obbligo aiuta il padre Paride, trasportatore, che seguendo la tradizione di famiglia, si era messo dai cavalli e dai birocci in automobile, con la creazione di una delle prime società di autotrasporti della zona, consegnando a pochi anni con un solo triciclo a pedali. Dopo la guerra, con l’incremento delle richieste, i collegamenti tra Guastalla e Reggio Emilia si ampliano, con l’acquisto e la gestione di nuove autovetture. È del 1960 il primo ampliamento a capitale ragguardevole dell’attività paterna. A metà degli anni sessanta, oltre alla sede di Guastalla, sono già operative le filiali di Reggio Emilia, Bologna e Torino. Nel 1972, alla morte del padre, l’azienda si trasforma in società in nome collettivo e Luigi Artoni ne diventa socio amministratore. L’attività si amplia: si aprono nuove filiali a Modena e Verona, vengono acquistati gli stabili di Bergamo e costruiti gli impianti di Cremona e la nuova sede a Reggio Emilia. La società si dota, tra le prime, di computer per la contabilità e il controllo delle merci trasportate. Sotto la sua guida la Artoni Trasporti, trasformatasi nel 1981 in società per azioni, si espande, fino a coprire quasi interamente il Nord Italia. Nel 1986, dopo l’uscita dalla società dei due fratelli, Luigi Artoni sviluppa gli investimenti scommettendo sulle “casse mobili”, container adatti al trasporto stradale, ferroviario e marittimo. L’idea è semplice ma geniale: la cassa mobile, già riempita in precedenza, viene immediatamente agganciata all’autocarro, con l’ottimizzazione delle operazioni di carico. Inoltre, con questo sistema, si rendono disponibili ulteriori spazi nei magazzini senza aumento di investimenti immobiliari. Rimasto solo alla guida dell’azienda, Luigi Artoni potenzia l’attività verso il Centro Italia, attrezzando il proprio centro di smistamento di Magazzini automatizzati e l’apertura di nuove filiali con nuovi investimenti nell’informatizzazione per il controllo in tempo reale di ogni singola spedizione, dal ritiro alla consegna. All’inizio degli anni 2000, i dipendenti sono oltre 480 e altri 2.500 nell’indotto, tra gli autotrasportatori che curano ritiri e consegne e gli addetti alla movimentazione delle merci.