Viabilità, casa e riqualificazioni: il piano del Comune da 300 milioni di euro
Il programma triennale degli investimenti è il primo dopo l’esaurimento del Pnrr. Il vice sindaco De Franco: «Le priorità ora sono le strade e l’edilizia popolare»
Reggio Emilia Scorrono i titoli di coda sul Pnrr, il più grande programma di investimenti attuato in Italia dal secondo dopoguerra ad oggi. A veder scorrere la sabbia nella clessidra del tempo che rimane per gestire al meglio tutti i milioni piovuti su Reggio, c’è il vice sindaco Lanfranco De Franco che dopo aver gestito questa partita – che per la nostra città vale 90 milioni, tutti investiti su 69 cantieri, i cui lavori chiuderanno tra l’anno venturo e il 2027 – ora è chiamato a una sfida non meno impegnativa: continuare a investire sulla città dovendo però reperire attraverso altre strade i soldi necessari. Il primo passo in questa direzione è l’approvazione del piano triennale degli investimenti 2026-2028 che oggi assomiglia a un libro dei sogni, ma che tra poco più di un mese arriverà in consiglio comunale contenendo soltanto opere e investimenti certi nel prossimo triennio. «Il piano triennale di investimenti 2026–28 è il primo, da quattro anni a questa parte, che va oltre il Pnrr. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza ci ha consentito di fare investimenti importanti e straordinari su mobilità sostenibile, scuole, qualità dello spazio pubblico, sport, sociale, che il nostro Comune da solo non avrebbe mai potuto affrontare. Ora dobbiamo dedicarci ai progetti che sono stati esclusi dal finanziamento, non per nostra volontà ma a causa dei vincoli del Next Generation Eu».
Caccia ai fondi
Certo, la prima questione da risolvere, finita l’epoca del Pnrr, riguarda proprio i l reperimento di fondi che possano consentire gli investimenti futuri. In un frangente particolarmente delicato per le finanze locali, l’obiettivo è attingere a quante più fonti di finanziamento possibili senza gravare ulteriormente sui cittadini. «Gli investimenti che andremo a fare – spiega il vice sindaco – saranno finanziati, ad esempio, con fondi che dovremo essere capaci di intercettare attraverso bandi a qualunque livello. Altri fondi arriveranno con gli oneri di urbanizzazione delle opere che stiamo realizzare. Contiamo inoltre di ricavare fondi da alcune alienazioni. In ultima istanza, cercando di limitarne comunque il ricorso, potremo anche accendere mutui ad hoc». Quanto alle possibili alienazioni, è iniziata una ricognizione su quelli che potrebbero essere i “gioielli di famiglia” di cui sarebbe ragionevole privarsi per fare cassa. Alcuni esempi? L’area e l’immobile su cui sorgeva la palestra Fit Village in via Mazzacurati e la torre nord del centro commerciale I Petali, o alcuni immobili in via Dell’Abadessa. Certo, di soldi, da qui al 2028, ne serviranno parecchi per tradurre in opere tutti i progetti previsti, cominciando da quelli che il Pnrr aveva costretto a ignorare, come le opere viabilistiche. Vediamo nel dettaglio dove hanno deciso di indirizzare gli investimenti nei prossimi tre anni sul versante delle opere pubbliche a Reggio. In questo particolare frangrente storico è complicato fare una stima precisa dei soldi che sarebbero necessari per le opere che la giunta Massari ha messo tra le priorità. Sommando tutto si tratterebbe di una cifra quasi tripla rispetto a quella arrivata con il Pnrr.
Viabilità
«Nei prossimi mesi entrerà ancora più nel vivo il cantiere Anas della Tangenziale Nord. Come annunciato, stiamo procedendo con l’obiettivo di risolvere i problemi di traffico dell'asse attrezzato e siamo ormai pronti con il progetto che, con due sottopassi, eliminerà gli attraversamenti pedonali in corrispondenza dei centri commerciali Volo e Meridiana». Invero, un lascito positivo, il Pnrr sembra averlo lasciato anche sulla tempistica: «Contiamo – spiega De Franco – che questo cantiere parta nel 2026. Contestualmente inizieremo la progettazione dell'interramento dell'incrocio con la via Emilia, per cui contiamo di intercettare risorse extra comunali per intervenire». Importante, per la viabilità cittadina anche i lavori che sono a carico dell’amministrazione provinciale: «In contemporanea con l’avanzamento dei lavori che stiamo eseguendo e continueremo, la Provincia completerà con la gara del secondo stralcio la tangenziale di Fogliano e ultimerà il cantiere dell’asse Rivalta/Canali». Per finire questo tratto di asse attrezzato serviranno oltre 5 milioni, mentre si aggira attorno ai 20 milioni la spesa per la tangenziale di Fogliano. Sul versante viabilità, il capito investimenti è quello più corposo: si pensi che soltanto il cantiere della Tangenziale Nord sposta 200 milioni. Á questa somma vanno aggiunti poi i soldi necessari per le opere collegate come l’interramento degli attraversamenti nella zona del Centro commerciale Meridiana, i cui costi sono stimati in 4 milioni. Più del doppio, 10 milioni dovrebbero costare gli attraversamenti interrati lungo l’asse attrezzato.
Zone industriali
Un altro tema cruciale è l'attenzione specifica al mondo produttivo reggiano. «È nostra intenzione rivolgere maggiore attenzione agli investimenti e ai servizi per le grandi aree industriali di Mancasale, Villaggio Crostolo e Corte Tegge. Abbiamo già avviato un tavolo di lavoro interno sulle grandi infrastrutture, che nei prossimi mesi punta a dar vita a un’interlocuzione con il mondo produttivo e associativo, per decidere insieme con quali grandi opere strategiche il nostro territorio dovrà misurarsi nei prossimi anni. Inoltre, le proposte di accordo operativo che stiamo trattando ci consentiranno di intervenire in alcune aree strategiche che hanno bisogno di una riqualificazione o di un ripensamento, come per esempio l'area tra via Gramsci e via Morandi o il quartiere Gardenia. Zone “calde” Nel quartiere stazione procedono spediti i lavori in viale IV novembre per la realizzazione della nuova sede della Polizia locale(costo previsto tra i 7 e gli 8 milioni) e si muoveranno i primi passi concreti relativamente al progetto organico di riqualificazione urbanistica e sociale R60, che rimane un progetto strategico per la nostra città». Invero, non c’è soltanto la zona della stazione storica al centro degli investimenti per i prossimi anni. «Nei prossimi mesi – sottolinea De Franco – daremo attuazione al grande progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana che, in dialogo con la Scuola Diana e le istituzioni culturali, trasformerà il parcheggio dell’ex caserma Zucchi e il vicino parco del Popolo in un’unica area verde, vivibile e sicura».
Edilizia popolare
Tra le deleghe di Lanfranco De Franco vi è poi anche quella della Casa e delle politiche abitative. «Grazie alle risorse regionali – spiega – stiamo predisponendo un piano che permetterà di ristrutturare un numero di alloggi superiore a quanto fatto in passato. Le nuove soluzioni abitative andranno soprattutto a integrare quella zona grigia compresa tra le case di edilizia residenziale pubblica – le cosiddette case popolari – e gli affitti “a mercato”, che riguarda in particolare i lavoratori a basso reddito che stanno scivolando da classe media a rischio povertà ed esclusione sociale». Un progetto di grande respiro che negli anni scorsi non ha mancato di suscitare polemiche proprio per la sua portata è quello che passa sotto il nome di R60: si tratta di una riqualificazione radicale del quartiere di via Paradisi, con l’abbattimento e la successiva ricostruzione di parte degli edifici esistenti. «Siamo in attesa – spiega De Franco – della chiusura della procedura di Enac/Enav per eventuali interferenze sull'attività aeroportuale. Aspettiamo a giorni la comunicazione. Con quella possiamo approvare in via definitiva il piano urbanistico attuativo di iniziativa pubblica. Parallelamente iniziamo con la bonifica dell'area sulla parte già di proprietà pubblica, cioè vicino a Binario49 e al campo da calcetto».
Scuola: edilizia e viabilità
Edilizia scolastica e viabilità più sicura nei percorsi casa-scuola sono altre due voci importanti del piano triennale degli investimenti. Con il rifacimento della scuola Media Aosta – che con i suoi 12 milioni di investimenti ha fatto la parte del leone nell’ambito dei fondi del Pnrr arrivati a Reggio – per il Comune si è sicuramente alzata l’asticella. «La nuova “Aosta” – sottolinea De Franco – è senza dubbio un gioiellino, ma la sfida ora è allargare l'eccellenza agli istituti di altri quartieri, come per esempio la scuola “Marconi” in zona stazione per i quali è previsto un investimento di 3 milioni. Accanto agli edifici, è fondamentale il tema delle strade scolastiche, ovvero tratti pedonali davanti alle scuole per garantire a tutti un accesso sicuro e rispettoso dell’ambiente. Questo tema così sentito avrà un capitolo ad hoc nel bilancio comunale». © RIPRODUZIONE RISERVATA
