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L’aurora boreale illumina il cielo sopra la Pietra di Bismantova

L’aurora boreale illumina il cielo sopra la Pietra di Bismantova

Reggio Emilia: anche in Emilia il fenomeno si vedeva a occhio nudo, l’esperienza di Andrea Casali autore degli scatti

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Castelnovo Monti La notte tra l’11 e il 12 novembre resterà nella memoria di tanti appassionati di cielo. Anche in Emilia l buio è stato rotto dai bagliori dell’aurora boreale, frutto della forte tempesta geomagnetica che ha colpito la Terra. L’origine è nel Sole: due espulsioni di massa coronale (CME) partite dalla macchia solare AR 4274 si sono fuse poco prima di raggiungere il nostro pianeta, dando vita a un raro evento conosciuto come “CME cannibale”. Un intreccio di plasma e campi magnetici che ha reso la tempesta più intensa del previsto, classificata di livello G4, tra le più forti degli ultimi anni. Il fenomeno ha reso visibile l’aurora anche a latitudini insolite, dall’Italia settentrionale fino ai Balcani. In Emilia-Romagna diverse persone hanno immortalato il cielo tinto di rosso e viola, tra loro Andrea Casali, che ha scattato le sue immagini spettacolari ai piedi della Pietra di Bismantova, nel cuore dell’Appennino reggiano.

«È stata un’esperienza bellissima – racconta Andrea Casali –. Non sono una professionista, lo faccio solo per passione. Ieri sera, appena ho saputo della tempesta geomagnetica, mi sono organizzato. Ho fatto la mattata nonostante oggi dovessi lavorare: ho dormito un po’ in auto, con il piumone, e ho puntato la sveglia alle 3.30, quando era previsto il picco. Mi sono svegliato, ho raggiunto la mia amica Rosetta Toni e, anche a occhio nudo, lo spettacolo era incredibile. Sono cose che non capitano tutti i giorni». Un fenomeno raro e affascinante, reso ancora più straordinario dal fatto che, per una notte, anche l’Appennino reggiano si è tinto dei colori del Nord. El.Pe.