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Quaranta cassonetti dati alle fiamme in poche settimane: cosa sta succedendo in zona stazione

Serena Arbizzi
Quaranta cassonetti dati alle fiamme in poche settimane: cosa sta succedendo in zona stazione

L’allarme dei comitati: «Si deve sentire la mano di chi amministra la giustizia: il 29 novembre manifesteremo in piazza Marconi»

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Reggio Emilia Un piromane che entra in azione nel buio delle ore notturne e colpisce i cassonetti. Non bastavano degrado e microcriminalità nel quartiere della stazione ferroviaria: ai disagi patiti da residenti e commercianti si aggiungono anche gli incendi. Una quarantina quelli contati negli ultimi mesi, nelle vie a ridosso della stazione ferroviaria. Anche nella notte tra lunedì e ieri, i vigili del fuoco sono stati impegnati a lungo per spegnere i roghi. Si è trattato di un’azione di fondamentale importanza, dal momento che le fiamme avrebbero potuto estendersi e danneggiare immobili o auto parcheggiate nelle vicinanze. Ormai non si contano più i roghi dolosi ai cassonetti che si sono verificati tra via Turri, via Secchi, viale Piave, via Tonelli e viale Quattro Novembre. Nella notte fra lunedì e ieri è risultata danneggiata almeno una decina di cassonetti. Sommando i casi delle ultime settimane si arriva fino a una quarantina di contenitori.

Solitamente, il piromane entra in azione dopo le 3 di notte. Sono in corso gli approfondimenti da parte delle forze dell’ordine per individuare e fermare i responsabili di questi gesti. Il comitato di residenti del quartiere della stazione indica che si tratta di «persone più che incivili, che non sanno cosa fanno. I cassonetti sono collocati vicino alle auto o alle abitazioni: gli incendi dolosi potrebbero estendersi anche oltre i cassonetti. Sono moltissime le telecamere in zona, si dovrebbe trattare di persone già conosciute alle forze dell’ordine. Speriamo, quindi, che possano essere individuate e assicurate alla giustizia velocemente. Questi sono delinquenti e non si tratta di ragazzate. Ci domandiamo se gli incivili e le persone che non riescono a inserirsi nella società vengano definitivamente allontanati da noi». «Abbiamo saputo che l’Esercito dovrebbe essere più presente nel quartiere della stazione e di questo siamo soddisfatti - aggiungono i residenti -. Stiamo verificando che purtroppo si registra un incremento dello spaccio tra i ragazzi, da parte di residenti e commercianti c’è richiesta di controlli maggiori. Purtroppo, la presenza di questi “personaggi” incrina il rapporto di fiducia e i clienti non vanno più ad acquistare. Il tessuto sociale si sta sgretolando e tutti i negozianti sono arrabbiati. Noi stiamo chiedendo che oltre alle forze dell’ordine, si senta la mano di chi amministra la giustizia. Ad esempio, è appena stato arrestato il pluripregiudicato che ha rapinato una bicicletta, ma questi continua imperterrito a delinquere come se niente fosse. Occorrono pene certe. Se calcolassimo quanta droga circola mettendo insieme tutti gli spacciatori parleremmo di quantità ingenti. Anche per questo si terrà la manifestazione di sabato 29 novembre in piazzale Marconi, per sottolineare la necessità di sicurezza e di legalità». Iren, da parte sua, procederà alla sostituzione dei cassonetti danneggiati «per garantire la continuità del servizio - dicono dalla multiutility -. Si tratta di un danno per tutta la comunità».  © RIPRODUZIONE RISERVATA