Addio a Filippo Davoli: paralizzato dopo un incidente da ragazzo, è morto a 61 anni
Reggio Emilia, il ricordo del fratello: «E’ sempre stato a casa, curato da nostra madre»
Reggio Emilia «La vita di mio fratello è stata una storia di eroismo quotidiano, da parte sua e da parte di tutti coloro che lo hanno assistito, in primis mia madre che gli ha dedicato l’intera esistenza». Così, sopraffatto dalla commozione, il fratello Matteo ricorda Filippo Davoli, spentosi ieri all’età di 61 anni. La famiglia Davoli, da sempre molto attiva in città e residente in centro storico, è molto conosciuta: il padre, l’avvocato Carlo Davoli, fu legale di fiducia della Reggiana e al tempo tra i fondatori del Cere (il Circolo Equitazione Reggio Emilia di via Tassoni), i figli Matteo e Donata sono rispettivamente ingegnere e direttore generale Grissin Bon e un avvocato civilista dello studio Barbieri-Sutich.
Anche Filippo, dopo aver frequentato il liceo classico Ariosto, era un giovane di 18 anni pieno di vita e di sogni, stroncati nella notte del 20 agosto 1982 quando è rimasto coinvolto in un drammatico incidente stradale a San Pellegrino: la macchina sulla quale viaggiava come passeggero si è schiantata contro un palo e capovolta in un prato. Un fatto drammatico che ha cambiato per sempre l’esistenza di Filippo e dei suoi cari. Nonostante una lunga riabilitazione all’ospedale di Parma, da allora è rimasto gravemente paralizzato. «Filippo ha vissuto due vite: c’è stato un prima e un dopo. Per scelta familiare è rimasto sempre in casa, curato da nostra madre, mentre mio padre non ha retto ed è scomparso per infarto nel 1987», prosegue Matteo. Numerose le attestazioni di affetto e di vicinanza arrivate in queste ore alla famiglia. «In questi 43 anni di sofferenza ci hanno aiutato tanto i suoi amici: persone d’oro, che venivano sempre a trovarlo e ci sono state di grande conforto – conclude Matteo – Li ringrazio tutti, l’elenco sarebbe troppo lungo. Ringrazio anche tutti i medici e i professionisti che lo hanno curato. È con orgoglio che penso alle sue nipoti, le figlie mie e di mia sorella, che con la loro vitalità lo hanno sempre coinvolto facendolo sentire una parte importante della famiglia». Filippo Davoli lascia la madre Marialodovica e le nipoti Ludovica e Bianca, Giuditta e Gea. Oggi la camera ardente aprirà alla casa funeraria Croce Verde dalle 16.30, domani con orario continuato (8-19). Sabato alle 9.30 le esequie nella chiesa parrocchiale di Sant’Agostino, poi a Coviolo in attesa della cremazione. l © RIPRODUZIONE RISERVATA
