Cia Reggio piange la scomparsa di Alberto Gherpelli, storico presidente
Aveva 84 anni, il ricordo di Lorenzo Catellani: «L’eredità morale e politica che ci lascia è inestimabile»
Reggio Emilia Il mondo agricolo dell'Emilia-Romagna è in lutto per la scomparsa del dirigente reggiano Alberto Gherpelli, figura di riferimento e storico presidente di Cia-Agricoltori Italiani a livello provinciale e regionale. Gherpelli è venuto a mancare nella notte, all'età di 84 anni.
«Alberto Gherpelli ha dedicato un’intera esistenza al servizio e alla difesa strenua degli agricoltori, lasciando un segno indelebile sul territorio di Reggio Emilia e dell’intera regione. La sua carriera è stata un pilastro del movimento sindacale agricolo, un esempio di passione civica e competenza, culminando nelle due cariche più importanti e significative della sua vita», si legge in una nota della Cia.
Negli anni ‘60 è stato dirigente a Reggio dell’Alleanza Contadini, successivamente ha ricoperto la carica di presidente della Cic (Confederazione Italiana Coltivatori) di Reggio Emilia ed è diventato poi presidente di Cia Emilia-Romagna. La sua leadership fu cruciale proprio nel periodo storico della trasformazione, che vide la Confederazione Italiana Coltivatori evolvere nell’attuale Cia (avvenuta ufficialmente nel 1992), gestendo la transizione con saggezza e visione strategica. La sua azione è stata costantemente rivolta alla modernizzazione dell’agricoltura e alla valorizzazione del lavoro nei campi. Sotto la sua guida, l’associazione è cresciuta, affermandosi come baluardo nella tutela delle filiere, del reddito agricolo e nella promozione della qualità del prodotto emiliano-romagnolo: «La sua determinazione nel portare le istanze dei coltivatori sui tavoli regionali e nazionali ha aperto nuove opportunità di sviluppo e sostegno per il settore. Grazie al suo instancabile impegno, l’agricoltura reggiana ed emiliano-romagnola ha saputo affrontare sfide complesse, mantenendo un ruolo centrale nell’economia e nell'identità del territorio. Gherpelli ha saputo interpretare le sfide del tempo, assicurando che le esigenze del settore primario avessero sempre voce e dignità nelle sedi istituzionali», prosegue la nota.
Lorenzo Catellani, presidente Cia Reggio Emilia, ha espresso il cordoglio dell’associazione con queste parole: «La sua saggezza, la sua onestà e il suo instancabile impegno saranno per sempre la nostra guida. L’eredità morale e politica che ci lascia è inestimabile. Il suo esempio resterà vivo nella memoria di tutti noi: la sua straordinaria integrità, la profonda conoscenza del settore e l'energia con cui ha sempre difeso la dignità del lavoro e la crescita del mondo rurale sono l’eredità più grande che ci tramanda. Ci stringiamo con affetto alla famiglia in questo momento di profondo dolore».
