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Giardini pubblici e parcheggio Zucchi, ecco le otto richieste della Consulta al Comune

Giardini pubblici e parcheggio Zucchi, ecco le otto richieste della Consulta al Comune

Reggio Emilia, partito il tavolo di co-progettazione per il progetto da 2,5 milioni di euro che cambia volto a due luoghi simbolo del centro storico

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Reggio Emilia La co-progettazione dell’atteso intervento sui Giardini pubblici e il parcheggio Zucchi entra nel vivo – dopo la commissione, sono iniziati gli incontri – e sul tavolo arrivano le richieste della Consulta del Centro Storico. Il gruppo di cittadini – coordinati da Alessandro Roccatagliati e Nicola Jane Murphy – ha consegnato al Comune un documento con otto punti. L’intervento, finanziato con 2,5 milioni di euro – metà dalla Regione e metà dall’amministrazione comunale – è uno dei più attesi in una fase in cui il cuore della città mostra da tempo segni di sofferenza. Proprio per questo la Consulta ha scelto di fissare con chiarezza priorità, criticità e proposte, nella convinzione che l’occasione non possa essere sprecata.

Spazio verde

Uno degli aspetti più rivoluzionari del progetto riguarda l’allargamento dell’area verde nel parcheggio Zucchi. La Consulta «plaude all’eliminazione di asfaltatura, andando all’allestimento di un giardino pluviale, un chiaro segnale nella direzione di un centro urbano rinverdito, a favorire temperature più moderate». Per questo, chiede il coinvolgimento di «botanici e agronomi tale da assicurare la biodiversità». Così come plaude al realizzazione di un percorso pedonale di ingresso alla città dal parcheggio attraverso il portico di palazzo Dossetti «a condizione che Unimore mantenga sempre aperto il varco».

Numero di parcheggi

Proprio sulla riqualificazione del parcheggio, però, chiede «a servizio di residenti, lavoratori e visitatori del centro, che sia garantito nel parcheggio finale un numero del tutto equivalente all’attuale di stalli-auto». «Tenuto conto – si legge nel documento – sia dell’allontanarsi degli stessi rispetto all’ingresso al centro (saranno tutti a ridosso delle mura di circonvallazione), sia dell’annosa condizione di carenza parcheggi decorosi e funzionali, nella deprecata assenza di un autentico, necessario e organico “piano parcheggi coordinato”, che sarebbe auspicabile investisse anche Park Vittoria, ex Gasometro, ex Caam, piazza Vallisneri».

Velostazioni

Sul fronte mobilità la Consulta punta anche sulle biciclette. E chiede «che nell’area Giardini-Zucchi siano previste almeno due velostazioni di piccola dimensione e moderna progettazione, e che almeno un percorso interno alla ristrutturata area Giardini tenga in considerazione la agevole percorribilità ciclistica nonché di carrozzine».

Chalet Diana

Al centro del progetto di valorizzazione dei Giardini nel progetto del Comune, poi, c’è il cosiddetto nuovo Chalet Diana che sorgerà nella parte più centrale. Un luogo su cui la Consulta, però, pone un deciso altolà. «Decisamente fuori fuoco appare l’idea di farne l’ennesimo “chiosco bar”, considerando sia l’esistenza odierna di concorrenti, sia le note difficoltà di assegnazione-gestioni per simili strutture vedi Parco delle Caprette e Reggia di Rivalta». La Consulta chiede che la cementificazioni sia davvero ridotta al minimo e avanza una proposta: «Che quell’area possa invece essere dotata delle infrastrutture tecniche di base (elettricità a terreno, acqua, predisposizioni per piccoli palchi) che ne consentano una fruibilità multifunzionale a più soggetti, per eventi di differenti vocazioni». L’obiettivo, condiviso, è che diventi «un polo attrattore di persone durante l’anno intero e tutte le idee in tal senso sarebbe bene venissero dalle istituzioni ingaggiate nella coprogettazione come Scuole infanzia, Teatri, Musei, Biblioteca delle Arti, Chierici, Università».

Area giochi e sport

Al punto 5 ritiene necessario che si realizzino attrezzature e spazi per attività sportive, sia di fitness individuale, sia di gioco, sia di sport a piccole squadre. Ricordando come già oggi tanti ragazzini giocano a calcio in campi improvvisati dietro al teatro: qualcosa che bisognerebbe trovare il modo di accogliere all’interno del parco.

Monumento dei Concordi

Sull’annosa questione del Monumento dei Concordi – il reperto archeologico di età romana tra i più importanti, ma senza che si riesca ancora davvero a valorizzarlo – la Consulta chiede riflessioni «su possibili sue ridislocazioni più consone».

Recinzione

Nel documento torna poi un tema che periodicamente si ripropone e vagliato anche qualche decennio fa, in occasioni dei momenti più cupi della vita dentro il parco: quello di ripristinare la recinzione. «Al fine – si legge – di ricreare condizioni estetiche, ecologiche e gestionali analoghe a quelle in essere in tutti i principali parchi pubblici in Emilia ed in Italia, che prevedono chiusure notturne». Per la Consulta «ciò favorirebbe anche un deciso miglioramento del livello di ordine, cura e pulizia (oggi spesso carente), aumentando la percezione di protezione e sicurezza per i cittadini». Come fare? La Consulta ha un’idea: «Attraverso una raccolta di fondi “dedicata” da parte di sponsor (privati singoli e aziende reggiane) sensibili al bene della città e all’utilizzo dei benefici fiscali previsti dalla specifica legislazione».

Manutenzione

Infine, pensa anche alla manutenzione il documento della Consulta. Per la quale c’è bisogno di risorse economiche «sia per garantire il monitoraggio delle evoluzioni progettuali durante la realizzazione dei lavori, sia per assicurare in futuro un’idonea, indispensabile e regolare manutenzione al bel progetto di trasformazione dell’area oggi in atto».