Nella Bassa, fermate soppresse dei treni locali: tre raccolte firme per il loro ripristino
Novellara, si tratta di quelle di Vezzola, San Giovanni e San Bernardino: sono diversi e pesanti i disagi per pendolari e studenti, costretti a spostarsi nelle stazioni principali
Novellara Si torna a parlare dei disservizi della linea ferroviaria locale Reggio Emilia-Guastalla. Proprio oggi in consiglio comunale se ne parlerà in seguito a una mozione presentata dalla lista di opposizione "Novellara Democratica Civica". Da metà settembre, con l’introduzione del nuovo orario, diverse fermate intermedie sulla linea sono state soppresse – tra cui quelle nelle frazioni di Vezzola, San Giovanni e San Bernardino di Novellara – per consentire treni più veloci. Nelle ultime settimane sono, però, partite anche tre raccolte firme spontanee da parte dei residenti, che chiedono il ripristino delle fermate e un confronto con la Regione e con Tper.
Permangono infatti pesanti disagi per pendolari e studenti, soprattutto per quelli che, a causa della soppressione delle fermate intermedie, sono costretti ogni giorno a spostarsi fino alle stazioni principali di Novellara, Bagnolo o Guastalla. Disagi che studenti e pendolari delle frazioni sono costretti a subire dopo avere già acquistato l’abbonamento annuale. Nella giornata di martedì il tema è sbarcato in assemblea regionale con il consigliere di Fdi Alessandro Aragona che ha sollecitato, tramite un’interpellanza, la Giunta a intervenire. «Non è accettabile che la razionalizzazione dei tempi penalizzi intere comunità locali - ha dichiarato - non devono essere i cittadini a pagare, ancora una volta, le inefficienze di Tper. La Regione deve ascoltare i territori e trovare soluzioni che garantiscano efficienza senza sacrificare il diritto alla mobilità di studenti e lavoratori».
Parallelamente, il gruppo consiliare Novellara Democratica Civica ha presentato la sua mozione. Sarà discussa nella seduta di oggi del Consiglio comunale. Il documento chiede al sindaco e alla giunta di attivarsi con Tper e gli enti competenti per ottenere il ripristino delle fermate soppresse e garantire un servizio ferroviario adeguato anche alle frazioni. «La situazione non può essere considerata sostenibile – spiegano i consiglieri –. Ogni giorno famiglie e studenti devono organizzarsi con mezzi privati, con ricadute su traffico, inquinamento e costi aggiuntivi per gli abbonati. È indispensabile che Tper e la Regione trovino altre soluzioni per risolvere problemi strutturali che interessano la linea da 30 anni dopo aver investito decine di milioni di euro sulla linea senza aver ottenuto alcun risultato». l© RIPRODUZIONE RISERVATA
