Il mondo della musica Dj Gallo: «Ha fatto ballare intere generazioni»
Casalgrande, Gaetano Galloni aveva 70 anni: dopo aver lavorato in diversi locali storici del modenese, come l’Otto Club e il Picchio Rosso, da anni era approdato al Ca’ Marta di Sassuolo
Casalgrande «Non so come potrò vivere senza la sua musica a palla e i vetri di tutta la casa che tremano. Dj Gallo continuerà a suonare, e noi se chiuderemo gli occhi continueremo a ballare e cantare la sua musica». Ha la voce rotta dal pianto Filomena Galloni ricordando il fratello Gaetano, per tutti dj Gallo, conosciutissimo in provincia per aver lavorato in diverse discoteche. È venuto a mancare domenica: aveva 70 anni, combatteva da un mese con una malattia. «Amorevole, generoso, disponibile, sempre col sorriso - continua la sorella -, pronto a improvvisare una cena di pesce in quella che più che una casa era una discoteca. Ciao Gaetano, ti amiamo immensamente».
Anche Luca Zanarini, storico amico e collega, lo ricorda con affetto: «Se ne va un punto di riferimento della musica, un uomo che ha fatto divertire intere generazioni, un amico e compagno di viaggio. Se ne va Gallo. Il suo ricordo sarà indelebile. Abbiamo lavorato tanti anni insieme. Era una persona buona, disponibile, alla mano. Sempre sincero, un amico leale, un grande appassionato. Un mese fa è stato ricoverato in ospedale, poi oggi (ieri, ndr) è arrivata la terribile notizia. Lui era una persona amata da tutto il mondo della vita notturna e non solo. Era impossibile non farsi attrarre dalla sua gentilezza e simpatia. Al Ca’ Marta, insieme, ci siamo divertiti tantissimo».
Galloni, che risiedeva a Casalgrande, ha iniziato a lavorare in gioventù in alcuni locali dalla Bassa modenese, dove ha suonato al Disco Armony, passando per l’Otto Club di Sassuolo e lo storico Picchio Rosso. Negli ultimi anni era approdato al Ca’ Marta di Sassuolo. Lavorava come operaio in un’azienda ceramica. Anche Diego Ferrari, direttore di Radio Stella, ricorda Galloni come «una persona gentilissima, molto affabile, non scorderò mai la sua grande disponibilità. Quando morì Andrea Giacobazzi, "Alfredo" della canzone di Vasco, si rese disponibile per suonare per lui e organizzare un toccante momento di musica in suo onore. Davvero una persona d’oro, la sua morte lascia un grande vuoto».
Roberto Giusti, giornalista e dj, ricorda commosso l’amico: «Io lo chiamavo "Papà Gallo". Successe una sera, in consolle, mentre suonavamo insieme. Mi uscì così, spontaneo. E da quel giorno tutti iniziarono a chiedere: "Ma perché lo chiami Papà Gallo? Sei suo figlio?" La verità è che, per come si comportava, per la cura che metteva verso gli altri, Gaetano era un papà dell’anima un po’ per tutti. Non riesco ancora a crederci. Per capodanno, al Ca’ Marta, sarà con noi: la serata sarà in suo ricordo. Quando la mattina ho ricevuto il messaggio dai familiari sono stato travolto dal dolore e e dalle lacrime».
Grande cordoglio da parte dello staff del Ca’ Marta: «Questa notte se n’è andata una parte di noi. Addio a un collaboratore, un amico, un fratello, uno zio per tutti: dj Gallo. Sempre gentile, sempre disponibile, sempre presente. Arrivava col sorriso, con la voglia di aiutare, con quella luce che solo chi ama davvero questo lavoro e le persone riesce a portare. Resterà per sempre dj Gallo del Cà Marta Rock» l© RIPRODUZIONE RISERVATA