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Silk Faw, al posto dello stabilimento ecco magazzini e depositi

Serena Arbizzi
Silk Faw, al posto dello stabilimento ecco magazzini e depositi

A Gavassa è spuntato un cartello nell’area in cui sarebbe dovuto sorgere il faraonico progetto incentrato sulle supercar ibride ed elettriche

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Reggio Emilia È spuntato un cartello negli spazi di Gavassa in cui avrebbe dovuto sorgere lo stabilimento nell’ambito del faraonico progetto Silk Faw. Progetto rimasto sulla carta, nonostante gli annunci, incentrato sulle supercar ibride ed elettriche, che gli americani di Silk e i cinesi di Faw avrebbero dovuto far sorgere nella frazione nel 2021. Su quella porzione dell’area in cui lo stabilimento di Silk Faw avrebbe dovuto nascere è stato posizionato un cartello che recita: "Realizzazione di immobili per attività di magazzinaggio e deposito" e in cui si fa riferimento alla Società Agricola Gavassa. Le opere di urbanizzazione sono state ultimate e, pertanto, quest’area diventa ulteriormente appetibile. Accanto a quest’area, sorgono altri due lotti, messi all’asta nelle scorse settimane. Uno di questi è stato venduto nei giorni scorsi, quando è stata presentata un’offerta all’Istituto Vendite Giudiziarie.

Nel giugno dello scorso anno Silk Sports Car Company Srl è stata dichiarata in liquidazione giudiziale: la sentenza, numero 41 del 2024, è stata redatta dal giudice della Sezione Fallimentare Niccolò Stanzani Maserati, curatore della procedura il commercialista e revisore contabile Giancarlo Attolini. Dopo la perizia redatta dal geometra Francesco Spallanzani, la vasta area parte del podere "Tilde", in via Renato Formentini, è stata divisa in due lotti, andati all’asta lo scorso giovedì all’Istituto Vendite Giudiziarie. Il primo lotto del podere, che contempla un edificio colonico composto da tre piani fuori terra (da abbattere, il costo sarà a carico dell’acquirente), due piccoli depositi agricoli e un ampio cortile di 5.873 metri quadrati, ha un valore commerciale di 477mila euro, con un prezzo base di vendita sarà di 381.600 euro, il prezzo minimo 286mila euro oltre agli oneri di legge, rilancio minimo 2mila euro. Questo lotto non è stato venduto.

Mentre il secondo lotto del podere, che consiste in ampie porzioni di terreno agricolo non recintato dalla pianta irregolare e su un unico livello pianeggiante, in parte occupata da una strada privata "bianca" di acceso carraio alla proprietà che è comune con il precedente lotto e che quindi dovrà essere legata con servitù di passaggio (con oneri sempre a carico dell’acquirente), è stato venduto al prezzo minimo. Se il suo valore commerciale è di 570mila euro, il prezzo minimo è di 342mila euro oltre agli oneri di legge. Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Alessandro Aragona, intanto, chiede alla Regione che si faccia chiarezza sui contributi erogati a Silk Faw automotive group Italy «per la progettazione e la realizzazione dell’insediamento produttivo previsto e mai realizzato».

Aragona ha presentato un’interrogazione, ricordando che la Regione, attraverso i bandi della legge 14 del 2014 sulla promozione degli investimenti, ha continuato a supportare la qualificazione e l’innovazione del sistema produttivo regionale. Il consigliere ha evidenziato che «nel bando 2021 risultava un contributo di 4 milioni di euro assegnato all’azienda Silk-Faw per la realizzazione in provincia di Reggio Emilia del progetto 3 S Motor V - sistema sostenibile di sviluppo motor vehicle. L’assessore allo Sviluppo economico Vincenzo Colla, insieme all’ex governatore Bonaccini avevano promosso il progetto spendendosi pubblicamente. Ma con un atto dirigenziale del 2022, la Regione ha revocato il contributo». l