Tentò di strangolare l’ex compagna in strada a Guastalla: «Chiedo perdono a lei e alla famiglia»
Iniziato il processo a carico del 51enne che aggredì l’insegnante 45enne di Viadana il 2 dicembre 2024
Guastalla «Chiedo scusa a lei, alla sua famiglia e anche alla mia famiglia». Questa è una delle dichiarazioni spontanee del 51enne che ha tentato di strangolare la ex a un incrocio stradale a Guastalla. L’uomo residente a Castelfranco Emilia (Modena), attualmente ai domiciliari, deve rispondere dei reati di tentato omicidio, violenza privata, porto d’armi o oggetti atti a offendere e resistenza a pubblico ufficiale.
L’udienza
Nell’udienza di ieri in tribunale a Reggio Emilia l’imputato ha preso la parola: tramite la formula delle dichiarazioni spontanee - che non prevedono domande né obiezioni - ha ripercorso quel particolare periodo della sua vita, ha manifestato tutto il malessere che provava e infine ha chiesto perdono all’ex. Lei, 45enne di Viadana (Mantova), nota anche a Guastalla per il suo lavoro di insegnante, in apertura si è costituita parte civile, tutelata dall’avvocato Nicola Tria. Gli avvocati difensori Guido Sola e Giorgia Menani hanno chiesto un rito abbreviato (che assicura lo sconto di un terzo sulla pena) condizionato a due richieste: l’audizione della sorella dell’imputato (su una telefonata che il 51enne le ha fatto mentre lo stavano sottoponendo al fermo) e all’audizione del medico legale sull’entità delle lesioni alla donna, per accertare se davvero quelle lesioni avrebbero potuto portare al decesso della malcapitata. Il giudice per l’udienza preliminare Luca Ramponi ha ammesso l’abbreviato e ha subito ascoltato la sorella, già presente, che ha confermato quella determinata circostanza. Nella prossima data verrà sentito non soltanto il consulente tecnico della difesa ma anche quelli della Procura e della parte civile: sfileranno tutti e tre i periti e, dopo un confronto su quanto emergerà, è prevista la discussione.
L’accaduto
Quanto accaduto il 2 dicembre 2024 a Guastalla aveva fatto molto scalpore. La 45enne, che lo aveva lasciato, quel giorno ha accettato un "ultimo incontro" dopo la fine della relazione sentimentale, non sapendo che lui aveva portato con sé un coltello da cucina (poi recuperato). L’ex, che era andato a prenderla a Viadana, l’ha convinta a salire sulla sua Bmw per andare a fare spese in un centro commerciale: ma lungo il tragitto si sarebbe riaccesa la discussione tra i due. L’auto si era fermata all’incrocio di via Cisa Veneta, tra la provinciale 35 che passa sul ponte e porta a Dosolo e la provinciale 62: non è stato chiarito se la donna abbia tentato di fuggire, di certo alcuni testimoni hanno visto i due litigare in strada, dove lui l’ha aggredita e picchiata. A scongiurare una probabile tragedia è stato un 21enne veronese, Alen Halilovic: passava di lì con il suo furgone e quando ha visto lui a cavalcioni di lei che urlava si è fermato, è intervenuto impedendo che la donna fosse trascinata di nuovo nell’abitacolo e ha messo in fuga l’aggressore. Il 51enne, scappato in direzione di Tagliata, alcune ore dopo è stato intercettato dai carabinieri e arrestato dopo un inseguimento terminato a Maranello. Il buon samaritano ha anche consegnato ai carabinieri foto e video del cellulare confluite agli atti. Il Comune di Guastalla, che aveva preannunciato la costituzione di parte civile, non ha dato seguito alla volontà di partecipare al processo sul femminicidio sventato. l© RIPRODUZIONE RISERVATA
