Arnaldo perde la stella Michelin: l’aveva dal 1959. Confermata a Viandante e Ca’ Matilde
Reggio Emilia, amarezza per la Clinica Gastronomica di Roberto Bottero: «E’ stata una sorpresa, ma quello che conta per noi è l’affetto dei clienti»
Rubiera «Ci ha chiamato l’azienda Michelin per avvisarci della mancata assegnazione della stella nella Guida 2026. Anche loro erano dispiaciuti, ma ci hanno detto che sono cambiati i criteri e dobbiamo accettarlo. Quello che conta, per noi, è l’affetto dei clienti che continuano a sceglierci ogni giorno». Dalle parole dello chef Roberto Bottero, proprietario del ristorante Clinica Gastronomica Arnaldo, collocato in piazza Ventiquattro Maggio, nel cuore di Rubiera, si intuisce l’amarezza per la decisione dell’azienda specializzata nei giudizi ai locali ma, al tempo stesso, la consapevolezza di un immutato rapporto con il lavoro e con i cittadini.
Certo, la notizia di Arnaldo senza stella Michelin fa rumore, eccome, anche perché il ristorante, un “must” della cucina reggiana tra bolliti e cappelletti, è stato giudicato tra i migliori d’Italia dal 1959 sino allo scorso anno; dal 1956, invece, era (e resterà) inserito nella Guida realizzata dall’azienda francese. Era, sino a ieri, il locale più longevo ad ottenere consecutivamente la stella con 66 anni di continuità. Si tratta di un piccolo terremoto nel mondo dell’industria gastronomica emiliana e non solo, considerata la storia.
L’ufficialità è arrivata ieri mattina nel corso della presentazione della 71ª edizione della guida che si è svolta a Parma. Se l’Osteria del Viandante, situata a pochi metri di distanza da Arnaldo, ha rinnovato il prestigioso riconoscimento, al pari di Ca’ Matilde di Rubbianino di Quattro Castella (che ha guadagnato la Stella Verde in virtù della cucina sostenibile), Arnaldo manca in questa speciale classifica che tiene conto della qualità degli ingredienti, delle tecniche culinarie, della personalità, della coerenza nel tempo e dell’armonia dei sapori.
«Onestamente è stata una sorpresa – commenta lo chef – anche perché l’anno scorso siamo stati premiati per i nostri 70 anni insieme a Michelin e abbiamo ricevuto riconoscimenti da altre guide; nel 2026, inoltre, compiremo 90 anni. Le motivazioni sono legate ai differenti criteri degli ispettori, ad esempio non mettiamo vincoli eccessivi nel numero di tavoli e di coperti; siamo sempre stati un ristorante a impronta tradizionale e continueremo a esserlo; se per riottenere la stella dovessimo snaturarci, faremmo un torto a noi e ai clienti».
La notizia si è subito sparsa tra addetti ai lavori e semplici cittadini, che da anni vanno da Arnaldo per farsi travolgere dalla passione per la cucina emiliana in un contesto elegante e raffinato. Tra questi vi è anche il sindaco di Rubiera Emanuele Cavallaro che ha commentato: «Da Arnaldo si mangia sempre meravigliosamente. Come sempre, da sempre». Un assist al ristorante simbolo del paese lungo la via Emilia, conosciuto in tutto lo Stivale: «Abbiamo persone che vengono da Milano e dalla Sardegna, sfruttando la possibilità di pernottamento. Tutti ci fanno i complimenti per la qualità dei nostri prodotti ma anche per i nostri prezzi, in particolar modo dei vini. Tra i diversi messaggi ho ricevuto ci sono quelli dei titolari del Viandante, il nostro derby della piazza è bello e pacifico. Andiamo avanti per la nostra strada – conclude Bottero – senza seguire mode passeggere». l
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