Gazzetta di Reggio

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Il rapporto coesione sociale

Allarme disturbi mentali tra i giovani: a Reggio Emilia i ricoveri crescono del 107%

Alice Tintorri
Allarme disturbi mentali tra i giovani: a Reggio Emilia i ricoveri crescono del 107%

I numeri: tra il 2012 e il 2024, gli over 65 sono cresciuti del 15%, così come gli over 80. Calano i suicidi, ma per il 40% riguardano giovani

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Reggio Emilia È una fotografia in bianco e nero, un quadro dai colori cupi ad emergere dal tredicesimo rapporto sulla coesione sociale a Reggio. Una città «che ancora tiene», com’è stato ripetuto più volte nel corso della conferenza di presentazione, ma anche una città che, come tante altre in Italia, attraversa senza conoscere soluzioni un periodo buio, in balia del cambiamento. Continuano a viaggiare tra luci e ombre la società e l’economia reggiana. A dirlo sono i dati curati e interpretati dallo psicosociologo Gino Mazzoli, al fianco della Camera di commercio dell’Emilia in collaborazione con Ifoa, il Comune di Reggio, la Provincia e la Fondazione Manodori, che da anni fungono da bussola per le politiche e i servizi da mettere in campo. Dal rapporto, pubblicato ogni anno e in grado dunque di dare prospettiva alle periodiche analisi sociali, emerge una realtà locale con opacità e malesseri affrontati nei loro sintomi, ma difficili da sostenere nelle evoluzioni di lungo periodo. Si parlerà di demografia, di economia, di lavoro.
 

I numeri
Attraverso i numeri si proveranno a interpretare le scelte delle nuove generazioni, i loro bisogni, i malesseri, desideri. Demografia Il tredicesimo rapporto si apre con una nota positiva: la popolazione residente in provincia di Reggio Emilia è in crescita. E soprattutto, lo è nelle comunità di montagna, come Casina. A trasferirsi sono soprattutto i giovani: reggiani di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che hanno portato il numero degli abitanti del comune montano a l suo massimo storico. Ma torniamo con i piedi per terra: a toccare il suo apici è infatti anche l’indice di vecchiaia. Tra il 2012 e il 2024, gli over 65 sono cresciuti del 15%, così come gli over 80. A diminuire, invece, sono stati i bambini della fascia 0-5 con un calo del 33%. E i giovani? I giovani ci sono, certo. Ma sono più quelli che una volta laureati prendono il volo, rispetto a quelli che arrivano dalla nostra cara Europa: il rapporto è di 13.5 a 1. Il numero di reggiani iscritti all’Aire – l’Anagrafe per Italiani Residenti all’Estero – in meno di cinque anni è cresciuta del 64%. A crescere è anche la percentuale di famiglie unipersonali: niente partner, niente figli e un affitto da pagare. Salute mentale


Giovani
A non rassicurare sono anche i dati emersi dall’analisi dei dati relativi alla salute psichiatrica e psicologica. Le persone trattate dall’Ausl attraverso i servizi di salute mentale sono 23.950: un numero che cresce di anno in anno e che oggi raggiunge il suo apice. A salire in particolare è il numero dei bambini in carico alla neuropsichiatria infantile: tra il 2019 e il 2024 la crescita è del 23%. Nello stesso periodo di tempo i ricoveri Spdc – Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura – tra i minori di 18 anni a Reggio sono aumentati del 107%. Un altro dato drammatico che non può non colpire è quello sui tentativi di suicidio. Il numero è in calo rispetto al 2024, ma l’allarme riguarda i giovani: il 40% di chi prova a togliersi la vita è un minore, o una persona di età compresa tra i 18 e i 29 anni. Lavoro Non c’è da sorridere nemmeno per quanto riguarda il lavoro. Tornano infatti a salire (del 136%) le ore di cassa integrazione, che nell’ultimo anno sono ammontate a più di 11 milioni. A crescere, anche a causa dell’invecchiamento della popolazione reggiana, è inoltre il numero delle persone inattive– chi non ha e non cerca lavoro – insieme agli iscritti alle liste di disoccupazione, oggi 48.549. Una nota più positiva arriva però dall’analisi del reddito delle famiglie: dopo due anni consecutivi di calo, nel 2024 è tornato il segno più davanti al reddito reale delle famiglie reggiane. Nonostante la precarietà del lavoro, quindi, sale il potere d’acquisto di tanti cittadini. l © RIPRODUZIONE RISERVATA