Addio ad Achille Paterlini, una vita tra l’Eritrea e il Reggiano
Nel 1991 era stato insignito del titolo di Commendatore della Repubblica
Reggio Emilia Si è spento ieri mattina a 86 anni Achille Paterlini, un uomo che emanava luce, la cui storia, per sempre, rimarrà impressa nella memoria reggiana. È stata una vita singolare, la sua, dai primi anni ad Asmara, in Eritrea, al titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, fino all’apertura della Itco a Cella, dove ancora oggi lavorano le figlie, Debora e Stefania. Sono loro, oggi, a ricordare con orgoglio, dolore e affetto un grande uomo, ma anche e soprattutto un padre e un nonno eccezionale.
«Papà è nato in Eritrea nel 1939. I suoi genitori da Novellara si erano trasferiti là in cerca di lavoro: il tempo è passato in fretta, ad Asmara hanno costruito una famiglia – raccontano Debora e Stefania –. Nostro padre col sorriso diceva sempre di sentirsi più africano, che italiano». E in effetti, quel legame con la terra in cui era cresciuto, è sempre rimasto. Anche quando, nel 1972, Paterlini è tornato in Italia, nella sua Reggio, dopo l’esplosione della guerra civile in Eritrea.
«È tornato riscoprendo origini che non aveva avuto modo di conoscere. Lo ha fatto al fianco di nostra madre, Pina, e poi siamo nate noi. Ogni domenica era tradizione ordinare una cioccolata calda tutti insieme al Bar Roma di Novellara, ricordi che ancora oggi ci scaldano il cuore» continuano le figlie.
Un uomo generoso, con una doppia anima, diviso tra due paesi: l’Eritrea, dove era nato e l’Italia, dove ha costruito la sua vita senza dimenticarsi delle origini: «Negli anni Ottanta a Campagnola, papà è stato direttore di un’azienda di surgelazione e ha poi ricoperto incarichi per il ministero dell’Agricoltura Eritreo per essere poi incaricato dall’Ambasciata Eritrea a Roma come referente della regione».
E poi, il 2 giugno 1991, il presidente Francesco Cossiga lo ha insignito del titolo di Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, «un riconoscimento per la persona che è stato, per la sua professionalità e insieme per i valori che ancora oggi guidano noi e di conseguenza l’azienda» continuano le figlie.
La Itco Srl nasce proprio dall’entusiasmo e dai sacrifici di Achille Paterlini: nel 1996, dopo aver girato il mondo, aprì prima alla Ghiarda e poi a Cella l’azienda che oggi, attraverso le figlie, porta avanti i suoi valori, quelle origini lontane, anche a Novellara.
«Poi dal 2010 papà ha scelto di volersi dedicare ai nipoti, di lasciare gradualmente il lavoro a cui si era dedicato con serietà e senso del dovere per tutta la vita. È stato un lavoratore infaticabile, un padre saggio e amorevole, un nonno eccezionale. Oggi questo vuoto ci sembra incolmabile».
Lascia la moglie Pina, le figlie Stefania e Debora e gli adorati nipoti Matteo e Linda.
Il funerale avrà luogo domani alle 13.45 alla Casa Funeraria Croce Verde verso la chiesa di Coviolo Vecchio dove si celebrerà la Santa Messa.
