Via alla raccolta fondi per i senzatetto
L’iniziativa è organizzata dall’associazione “La Nuova Luce”, che distribuisce i pasti in stazione
Reggio Emilia L’associazione “La Nuova Luce” presenta la campagna di crowdfunding “La luce in fondo alla strada”, l’unica raccolta fondi strutturata dell’anno, con l’obiettivo di raccogliere 5mila euro per sostenere le spese ordinarie dell’associazione nel 2025.
“La Nuova Luce” nasce nel 2019 a Reggio Emilia e da allora sostiene persone in grave difficoltà economica, offrendo cibo, ascolto, orientamento e assistenza concreta. Ogni settimana i volontari dell’associazione distribuiscono 70-80 pasti caldi in strada, insieme a indumenti, coperte e beni essenziali. Accompagnano inoltre le persone nei percorsi di regolarizzazione burocratica e sostengono mamme sole, minori stranieri non accompagnati e persone senza dimora.
In cinque anni l’associazione ha erogato oltre 14mila pasti e ha aiutato 22 persone a trovare un alloggio dignitoso, costruendo relazioni di fiducia con i proprietari e garantendo accompagnamento costante.
L’ultimo Rapporto Povertà della Caritas Diocesana conferma un aumento significativo delle situazioni di disagio, sia dal punto di vista numerico che della complessità. «Lo vediamo ogni giorno - spiegano i volontari dell’associazione - aumentano le richieste di un pasto caldo, di una coperta, di un luogo dove curarsi. Sempre più donne e famiglie vivono per strada. La povertà è spesso invisibile, ma profondamente presente nella nostra città».
La raccolta fondi “La luce in fondo alla strada” nasce dall’urgenza di rispondere all’aumento delle fragilità e di sostenere le spese che l’associazione non riesce più a coprire solo con le donazioni materiali.
I fondi verranno utilizzati per: acquisto di alimenti e beni di prima necessità, compresi prodotti igienici e stoviglie biodegradabili; benzina per i mezzi dell’associazione e i medicinali di emergenza; copertura delle spese telefoniche, assicurative, contabili e formative; acquisto di cibo non donabile per i 70-80 pasti distribuiti ogni settimana in strada; sostegno a alloggi temporanei d’emergenza per persone troppo fragili per dormire all’aperto, soprattutto d’inverno.
