La partita di pallavolo finisce in Tribunale: dieci volley amatori a processo per aver usato la palestra senza autorizzazione
Correggio, sono accusati di invasione di edificio pubblico del plesso scolastico “Antonio Allegri”
Correggio In dieci sono finiti a processo per aver giocato una partita di pallavolo. È possibile perché viene contestato il reato di invasione di edificio che in questo caso è pubblico e con l’aggravante dell’averla commessa in più persone riunite: quindi si procede d’ufficio, senza necessità di querela.
È accaduto il 2 dicembre 2018, quando dieci giocatori amatoriali di volley pakistani - di età compresa tra i 32 e i 45 anni, tutti incensurati - si sono introdotti nella palestra del plesso scolastico "Antonio Allegri" di Correggio «privi di autorizzazione». Come ha spiegato ieri in tribunale a Reggio Emilia un volontario della Correggio Hockey asd, che grazie a un bando e a un’apposita convenzione gestiva e gestisce l’impianto per le attività sportive fuori dall’orario scolastico, «noi apriamo la palestra (non necessariamente alla presenza dei giocatori perché magari andiamo prima e non li incontriamo) e la puliamo, dal lunedì al venerdì. Nei fine settimana svolgiamo il servizio su richiesta: le persone ci chiamano il giorno prima o, purtroppo, il giorno stesso, poi saldano il dovuto a fine mese».
Quella mattina il volontario ha ricevuto una telefonata dal portavoce dei pallavolisti, assidui frequentatori della palestra da mesi. «Si allenavano anche nelle festività natalizie - ha precisato il volontario -. Il numero era quello di Alì, non rispondo a coloro che non ho salvato in agenda». Ma quel giorno il volontario ha negato l’apertura. «La società gestisce anche il palazzetto e ho detto che non eravamo in grado di aprire». Poche ore dopo il testimone ha ricevuto la chiamata del maresciallo. «Qualcuno aveva visto delle persone scavalcare la recinzione del cancello ed entrare nella palestra: la porta d’ingresso era chiusa a chiave, però l’ingresso di emergenza, con maniglione antipanico, è facile da aprire. La struttura è datata e quella porta, che si trova sulla traiettoria di gioco, prende spesso delle pallonate».
L’ex comandante della stazione carabinieri, ora in pensione, Antonio Fanelli, ha confermato la segnalazione telefonica. «Io e altri due carabinieri abbiamo trovato dentro la palestra dieci stranieri che giocavano a pallavolo: alla domanda cosa ci facessero lì hanno detto che avevano l’autorizzazione della società e della vicepreside, ma entrambi hanno negato, perciò li abbiamo portati tutti in caserma». Tutti tranne - ironia del destino - quell’Alì che aveva chiesto la disponibilità: in ritardo, non era arrivato al momento del blitz. A domanda precisa dell’avvocato difensore Isma Anwar, i due testimoni hanno precisato: «Nessun danno. La palestra era intatta». Il giudice Luigi Tirone ha rinviato per sentenza. l© RIPRODUZIONE RISERVATA
