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Andrea Sempio a Reggio Emilia: incontro segreto con i legali in vista dell'incidente probatorio su Garlasco

Ambra Prati
Andrea Sempio a Reggio Emilia: incontro segreto con i legali in vista dell'incidente probatorio su Garlasco

L’indagato è stato visto con i suoi difensori nel bar di fianco al tribunale: dal pranzo in un luogo top secret alla riunione per l’intero pomeriggio, ecco la giornata reggiana del 37enne

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Reggio Emilia Giornata reggiana per Andrea Sempio. L’indagato per il delitto di Garlasco, accompagnato dai suoi legali, ha attirato l’attenzione degli avventori del Siveri Caffè di via Rosario Livatino.

A raccontare il motivo della visita a Reggio Emilia dell’indagato più in vista d’Italia è l’avvocato difensore di Pavia Angela Taccia, secondo i rumours all’origine del cambio di avvocato (allontanato Massimo Lovati) avvenuto il 17 ottobre scorso a favore dello storico difensore di Vanna Marchi Liborio Cataliotti. «Poiché dovevo venire a Reggio per fare un colloquio con un altro cliente detenuto nel carcere della Pulce e poiché Andrea Sempio aveva la giornata libera, ho pensato bene di approfittarne per un incontro di lavoro con il collega Cataliotti: siccome siamo distanti, quando c’è l’occasione per riunirsi lo si fa – dichiara l’avvocato Taccia – Perciò ho detto a Sempio di venire con me».

Per loro una tabella di marcia piuttosto densa: alle 10 i due difensori e il 59enne hanno attirato l’attenzione nel caffè di fianco al tribunale e a due passi dallo studio Cataliotti, poi Taccia si è assentata per l’appuntamento in via Settembrini, pranzo insieme (non al ristorante, diciamo in un luogo al riparo da sguardi indiscreti) e infine l’intero pomeriggio nello studio legale di via Borsellino 2, dove alle 18 il trio ha svolto un colloquio da remoto «con i nostri consulenti per essere pronti nella strategia difensiva – prosegue l’avvocato Taccia – Sono maniacale, non voglio arrivare all’ultimo minuto, preferisco prepararmi per tempo».

«Un aggiornamento della situazione», ha detto laconico l’avvocato Cataliotti. Una giornata lunga, in vista dell’incidente probatorio atteso per il 18 dicembre. Sempio, 37 anni, è indagato per la seconda volta – «in concorso con ignoti o con Alberto Stasi» come da capo d’imputazione – dell’omicidio di Chiara Poggi, la studentessa massacrata nella sua villetta di Garlasco il 13 agosto 2007. Nell’incidente probatorio si passeranno al vaglio tutti i «plurimi indizi» individuati dalla procura di Pavia: dal Dna individuato su due unghie di Chiara (per la difesa di Sempio, un «contatto indiretto») all’impronta del palmo lasciata sul muro della taverna, dalla verifica dell’alibi del 37enne (lo scontrino di un parcheggio di Vigevano) alla battaglia di perizie.