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Sicurezza stradale

Autelox autorizzati: ecco quelli in provincia di Reggio Emilia

Serena Arbizzi
Autelox autorizzati: ecco quelli in provincia di Reggio Emilia

Il Ministero dei Trasporti ha pubblicato l’elenco: quelli che non ci sono dovranno essere spenti dalle autorità locali

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Reggio Emilia Sono 38 i dispositivi che rilevano la velocità autorizzati dal Ministero a Reggio Emilia, tra città e provincia. Dopo le polemiche, multe contestate e i contenziosi legali, il Ministero dei Trasporti ha pubblicato l’elenco di tutti i dispositivi che rilevano in modo automatico la velocità autorizzati. Se un autovelox non è presente nell’elenco, che si può consultare per intero sul sito del Ministero, dovranno essere spenti dalle autorità locali o non potranno in ogni caso emettere sanzioni agli automobilisti. Sono 38 i dispositivi pubblicati il 30 novembre, data entro la quale Comuni, Province e forze di polizia hanno dovuto completare la comunicazione al Ministero dei Trasporti di tutti i rilevatori sul proprio territorio.

A Reggio Emilia
In città sono cinque. «Di questi, quattro sono installati a Masone e sulla strada provinciale di via Teggi – afferma il comandante della Polizia locale di Reggio Emilia Italo Rosati –. Ve ne sono due a Masone e un altro paio in via Teggi, mentre l’altro è un dispositivo mobile, un telelaser. Quando svolgiamo i controlli su tratti stradali utilizzando quest’ultimo mezzo, dobbiamo mettere la segnalazione adeguata che faccia capire che in quel momento la strada è soggetta al controllo elettronico della velocità». Il telelaser viene approntato nei tratti di strada non inseriti nel decreto prefettizio, le due postazioni fisse sono invece previste nel decreto prefettizio. Per poter installare i dispositivi fissi che effettuano i rilevamenti, infatti, i tratti stradali devono essere inseriti nel decreto prefettizio. La situazione italiana, in generale, vede, in generale, un numero di rilevatori inferiore (3.600) rispetto, ad esempio, alle autostrade francesi dove sono circa 5mila.

In pianura

Nell’Unione Comuni Pianura reggiana i dispositivi sono sei. «Li abbiamo censiti tutti come prevedeva il decreto – afferma il comandante Tiziano Toni –. Ve ne sono due bidirezionali e poi i due mobili. I due bidirezionali si trovano a Budrio e sulla Carpi-Guastalla». All’Unione bassa reggiana spetta il primato della quantità dei dispositivi in provincia: dall’elenco ne risultano, infatti, 18, molti dei quali in più punti distinti della Cispadana. «L’elenco può sembrare particolarmente lungo – chiarisce il comandante Francesco Crudo –, in realtà, parliamo di tratte di velocità media e non di rilevatori puntuali di velocità. Sono otto sistemi, ma che si traducono in quattro tratti controllati, sono bidirezionali e per ogni direzione ci sono due sistemi».

Nella Bassa
Due sistemi di rilevamento velocità media sono così presenti sulla Cispadana a Boretto, altrettanti a Gualtieri, Guastalla e in direzione di Suzzara. Due i dispositivi sulla strada provinciale 5 Novellara-Reggiolo, sia a Reggiolo, sia a Novellara. Altrettanti sulla strada provinciale 111, Asse Val d’Enza sia a Boretto sia a Poviglio.

In collina
Spostandosi nelle Terre Matildiche, le postazioni sono tre e sono tutte mobili. «Utilizziamo questi dispositivi sul territorio – puntualizza il comandante Luca Travaglioli –. Con questi strumenti facciamo la contestazione immediata. Abbiamo strade che rientrano nel decreto prefettizio per eventuali installazioni di dispositivi fissi e, quindi, contestazioni non immediate, ma non ci sono postazioni fisse».

Zona ceramiche
Nell’Unione Tresinaro Secchia vi sono sei velox. «Si tratta di quattro velox bidirezionali fissi di cui due in via Molinazza a Scandiano e altri due sono fissi sulla provinciale 51 di Salvaterra - spiega il comandante Simone Felici -. Gli altri sono dispositivi mobili. Non è stato necessario approntare adeguamenti, perché i nostri dispositivi erano conformi al prototipo». l © RIPRODUZIONE RISERVATA