Gazzetta di Reggio

Reggio
In via Ragazzi del ‘99

Incendio di Mancasale, l’allarme di Cisl: «Coperture in eternit andate a fuoco: serve un piano d’azione»

Incendio di Mancasale, l’allarme di Cisl: «Coperture in eternit andate a fuoco: serve un piano d’azione»

Reggio Emilia, l’appello del sindacato: «Lo avevamo già detto dopo il rogo all’Inalca: bisogna fare prevenzione»

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Reggio Emilia «L'incendio di stamane a Mancasale ha confermato l'urgenza di affrontare la questione eternit sui tetti degli insediamenti produttivi.  Eternit era presente sulla copertura del sito andato a fuoco in via Ragazzi del '99, eternit era installato, in grandissime quantità, sul tetto dell'Inalca, bruciata il 10 febbraio scorso». A dirlo è la Cisl che con una nota interviene sull’incendio in zona Mancasale, dove a bruciare sono stati i capannoni di General Infissi e Saf.

L’appello

«Lo abbiamo detto fin dal primo giorno della vicenda Inalca e lo ripetiamo dopo l’incendio a Mancasale: serve un piano d’azione per affrontare la questione eternit sui tetti, prima di tutto quelli dei fabbricati produttivi. L’Amministrazione può produrre un cambiamento concreto e spingere Reggio verso la strada eternit-free». Con queste parole la segreteria Cisl Emilia Centrale torna a intervenire a tutela di chi lavora e vive vicino a siti con coperture in cemento amianto. Cisl evidenzia come ci sia l'urgenza di prendere molto sul serio l’eternit e Reggio lo ha già sperimentato dopo l’incendio Inalca: per mesi sono stati rinvenuti frammenti e scorie combuste, che rappresentano un fattore di pericolo. «Non vogliamo fare allarmismo né polemiche facili. Vogliamo che si parli di prevenzione, tenendo dentro l’intera Comunità: imprese, lavoratori, cittadini», prosegue il sindacato di via Turri.

 


Cosa fare
La strategia che Cisl propone al Comune ha tre punti e un obiettivo: evitare l’effetto sorpresa in caso di incendio e disporre subito di tutti gli elementi conoscitivi per fornire le migliori informazioni sanitarie e di gestione dell’evento. Primo: serve una mappatura rigorosa e aggiornata dell’eternit installato sul territorio, a partire dalle zone più popolose del perimetro urbano e periurbano, come il quadrante di Mancasale. Secondo: individuato dove si trova l’eternit, occorre verificare il rispetto dell’obbligo di legge sul controllo triennale dello stato di usura dei pannelli in cemento amianto. È una norma fondamentale: se dal check emergesse un eccessivo logoramento dello strato esterno dei pannelli è necessario intervenire per bloccare la dispersione in aria di particelle cancerogene. Terzo: il Comune non può arrivare da solo ovunque e Arpae ha le forze ridotte. Serve allora puntare sulla prevenzione, con una campagna partecipativa di verifica e assistenza alle imprese e ai lavoratori, coinvolgendo le parti datoriali e sindacali, per garantire le migliori condizioni di sicurezza anche ai residenti e fare in modo che un’eventuale nuova emergenza sia gestita con ordine e chiarezza.