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L'uomo di San Siro per la diga di Vetto: al via il dibattito pubblico sul maxi-progetto da 519 milioni

Nicolò Valli
L'uomo di San Siro per la diga di Vetto: al via il dibattito pubblico sul maxi-progetto da 519 milioni

Reggio Emilia, Andrea Pillon è il referente della fase di incontri e valutazione

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Vetto L’uomo di San Siro per la diga di Vetto. Ieri è partita una nuova fase per la realizzazione del tanto atteso invaso in Val d’Enza, quella del dibattito pubblico. A presiederlo è il dottor Andrea Pillon, professionista dalla lunga esperienza e che può vantare anche la cura del dibattito pubblico per il nuovo stadio San Siro a Milano. La presentazione è stata fatta ieri in prefettura a Reggio, alla presenza del prefetto Maria Rita Cocciufa, del commissario straordinario Stefano Orlandini e di Lorenzo Catellani e Francesca Mantelli in rappresentanza dei due consorzi di bonifica, Emilia Centrale e Parmense, la parte appaltante.

C’era, ovviamente, anche Pillon, che ha annunciato il crono-programma che durerà 90 giorni, con i primi due mesi in cui cittadini, enti e associazioni daranno il proprio parere e contributo per la progettazione, partendo dal Docfap, il documento di valutazione delle alternative progettuali che ha suggerito, nelle scorse settimane, un costo dell’opera pari a 519 milioni di euro per un invaso in grado di contenere 86 milioni di metri cubi d’acqua. Il passo successivo sarà la relazione.

Il lavoro del commissario Orlandini, nominato dal Ministero delle Infrastrutture, procede spedito con l’obiettivo di arrivare alla progettazione definitiva entro l’estate del 2027 (il cantiere dovrebbe poi durare circa 4 anni), tanto che ieri ha ribadito l’importanza di quest’opera multifunzionale, con la scelta, non banale, del luogo della conferenza, la prefettura, che rappresenta lo Stato. Il prefetto ha sottolineato quanto questa diga sia attesa e importante, in un’epoca caratterizzata da siccità e precipitazioni atmosferiche. Maria Rita Cocciufa non ha mancato di tirare le orecchie alle autorità assenti (era presente solo il presidente della Provincia, Giorgio Zanni) salvo poi ribadire che «questo territorio è sempre molto collaborativo» e ascoltare il programma del referente.

Si inizierà il 12 dicembre con un incontro a Vetto, prima di un altro appuntamento in cui Pillon e Orlandini incontreranno le associazioni degli agricoltori per seguire, nel nuovo anno, con gli enti economici, prima di terminare con gli ambientalisti e con tutti i sindaci (quello di Vetto e gli altri colleghi dei territori coinvolti). Un’altra novità è rappresenta dalla nascita del sito, www.dptorrentenza.it, in cui poter restare aggiornati e mandare osservazioni. Entro il 10 di febbraio, Pillon invierà la relazione al commissario Orlandini, che deciderà se e come tenerne conto in fase di progettazione dell’opera.

«Riteniamo fondamentale che durante il dibattito pubblico tutte le voci interessate possano essere ascoltate con l’obiettivo di raccogliere osservazioni e proposte, affinché il progetto possa essere eventualmente integrato considerando le necessità del territorio e le sensibilità della comunità locale», le parole di Pillon. Ha aggiunto il commissario Orlandini: «Questo non è un momento formale: è l’avvio di un cammino collettivo. Il progetto potrà essere modificato, integrato, migliorato in base ai contributi che emergeranno. Il mio impegno è che ogni osservazione venga ricevuta con serietà e considerazione». l© RIPRODUZIONE RISERVATA