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Sabato 6 dicembre

Notte di Luce a Reggio Emilia: la città si illumina per la Giornata mondiale della disabilità

Alice Tintorri
Notte di Luce a Reggio Emilia: la città si illumina per la Giornata mondiale della disabilità

Il programma: corteo alle 17.30, dopo la distribuzione delle lucine, partirà da piazza Fontanesi per arrivare in piazza Prampolini, accompagnato dalla marching band inclusiva "Rulli Frullini"

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Reggio Emilia Reggio è la città delle persone: degli uomini e delle donne, dei bambini e degli anziani, ma anche e soprattutto di chi, in questo mondo perfetto soltanto all’apparenza, è più fragile. A spiegare la vera essenza di questo titolo, nella giornata di ieri, dedicata in tutto il mondo, alle persone con disabilità, è stata l’assessora alla Cura delle persone, Annalisa Rabitti: «La nostra comunità cambia e si evolve nella sua cultura e nelle sue forme: vogliamo e scegliamo di essere una città che apre orizzonti, invece che restringerli, che si prende cura dei suoi cittadini, tutti fragili e diversi a modo loro. Per questo, negli anni, i progetti che coinvolgono persone con disabilità sono cresciuti a dismisura, di pari passo con l’impegno dell’amministrazione nell’abbattere le barriere architettoniche che limitano una parte ormai consistente dei nostri cittadini».

Sì, perchè a Reggio, come nel resto del paese, il numero di persone con disabilità è in crescita. E allora sta alle città adattarsi alle esigenze e alle necessità di chi, storicamente, è sempre stato considerato «parte di un mondo a sé, lontano dalle attenzioni e dallo sguardo delle amministrazioni e dei governi» ha continuato Rabitti. Nella nostra città, sono più di più di 200 le persone ospitate all’interno dei centri diurni e residenziali, cofinanziati dal Comune con oltre 650.000 euro; più di 600 gli uomini e le donne che trovano opportunità, autonomia, realizzazione personale e stimoli positivi attraverso il Servizio Strade. Un progetto, questo, che parla di inclusione e di cittadinanza attiva, attraverso cinquanta luoghi ospitanti sparsi sulla mappa di una città che della diversità vuole fare ricchezza. È proprio questo il valore alla base dell’iniziativa presentata dal Comune di Reggio insieme a Farmacie Comunali Riunite, durante la giornata internazionale delle persone con disabilità. Un’iniziativa che la città conosce bene e che si rinnova anche quest’anno, raggiungendo l’undicesima edizione. “Notte di Luce” torna questo sabato per riflettere sul tema della fragilità, spegnendo le luci delle principali piazze del centro storico e accendendo simbolicamente una nuova consapevolezza sulle diversità. Per questa edizione, il tema attorno al quale ruoterà la giornata conclusiva di un progetto partito in realtà all’interno delle scuole, sarà lo sport. «Il gioco è uno strumento di inclusione, partecipazione, condivisione e appartenenza – ha spiegato l’atleta Adill Zarid, dell'Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, che durante l’anno ha incontrato oltre 5000 piccoli studenti col il progetto “Aspettando la notte di luce” – ai bambini, come agli adulti, lo sport offre opportunità concrete ed educative per imparare divertendosi cosa significhi essere diversi».

Il programma di “Notte di Luce” prevede un corteo che alle 17.30, dopo la distribuzione delle lucine, partirà da piazza Fontanesi per arrivare in piazza Prampolini, accompagnato dalla marching band inclusiva "Rulli Frullini", il progetto di Rulli Frulli che coinvolge bambine e bambini. Qui, alle 18, avverrà il tradizionale spegnimento delle luci per illuminare il valore delle differenze. Alla manifestazione parteciperanno le scuole primarie della città che hanno aderito al progetto di sensibilizzazione ed educazione alle differenze promosso da Reggio Emilia Città Senza Barriere. A tutti i piccoli partecipanti, in classe, è stato distribuito un album di figurine che racconta le squadre inclusive di Reggio: queste stesse squadre sa ranno presenti sabato per distribuire le figurine mancanti e autografare gli album dei bambini e delle bambine. «Un’occasione – ha concluso l’assessora Rabitti – per abbracciare la diversità e riscoprirci tutti eroi di un mondo imperfetto, ma straordinario».  © RIPRODUZIONE RISERVATA