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Mire, completati i lavori esterni all’edificio: ecco come avanza l’opera e la cerimonia delle tre bandiere

Mire, completati i lavori esterni all’edificio: ecco come avanza l’opera e la cerimonia delle tre bandiere

Reggio Emilia: per il centro Maternità e infanzia è arrivato anche il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale

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Reggio Emilia Le tre bandiere issate questa mattina sul tetto del MIRE – Maternità e Infanzia – segnano il completamento della struttura dell’edificio, secondo la tradizione antica dei mastri muratori, a simboleggiare la soddisfazione per il lavoro svolto e il buon auspicio per la realizzazione dell’opera. A celebrare il traguardo sono intervenuti il Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele de Pascale e l’Assessore regionale alle Politiche per la salute Massimo Fabi. Presenti, inoltre, il Presidente della Provincia di Reggio Emilia Giorgio Zanni e il Sindaco Marco Massari, accolti dal Direttore generale dell’Azienda USL IRCCS Reggio Emilia Davide Fornaciari.


Dove
Il MIRE, che sorge nell’area dell’Arcispedale Santa Maria Nuova, accanto al CORE - Centro Oncologico ed Ematologico, trae origine dal desiderio di rendere ancora più compiuta l’offerta assistenziale ospedaliera per la cura della donna e dell’infanzia, con attenzione speciale all’accoglienza e alla qualità di servizi, a misura dei bisogni individuali e delle famiglie. Il nuovo ospedale entra nella rete dei servizi sanitari territoriali e diviene riferimento per l’intera provincia nella risposta ai bisogni assistenziali di maggiore complessità, la formazione e la ricerca. L’edificio composto da 4 piani fuori terra e da uno interrato, per complessivi 19.500 metri quadrati, ospiterà reparti e servizi oggi presenti in sedi anche distanti tra loro, per favorire modalità organizzative integrate tra specialità e professioni. La progettazione e la direzione dei lavori sono curate dallo Studio Binini Partners di Reggio Emilia. La fine del 2026 vedrà il completamento del primo stralcio del progetto con il successivo trasferimento al 1° piano del reparto di Pediatria e dell’area ambulatoriale di riferimento estese alle specialità: Neuropsichiatria infantile, Genetica clinica, Gravi disabilità dell’età evolutiva (UDGEE), Reumatologia pediatrica. A seguire si procederà alla realizzazione del secondo stralcio.

La cerimonia

Presente alla cerimonia Deanna Ferretti, presidente di CuraRE, l’associazione nata a Reggio Emilia per sostenere il progetto MIRE con donazioni importanti che hanno interamente coperto gli oneri di progettazione dell’edificio e contribuito al miglioramento delle dotazioni dei reparti in termini di apparecchiature e arredi. «Il MiRe - commenta il presidente de Pascale- sarà un polo innovativo per la cura e l’assistenza della maternità, dell’infanzia e della donna. L’ospedale testimonia l’impegno della Regione nel sostegno di una sanità pubblica e universalistica che potrà contare su una struttura all’avanguardia, pensata per garantire sicurezza, accoglienza e qualità delle cure. Efficacia, efficienza ed appropriatezza della cura si affiancano all’attenzione per lo sviluppo dell’attività di ricerca, in particolare nell’ambito delle tecnologie avanzate e dei modelli assistenziali, grazie a terapie integrate con tecnologie evolute e competenze multidisciplinari e multiprofessionali. Questa è la sanità pubblica che vogliamo». «Con il MiRe- aggiunge l’assessore Fabi- Reggio Emilia sarà in grado di offrire uno standard di accoglienza elevato per privacy, personalizzazione e umanizzazione della cura, studiato per fare in modo che l’ospedale venga percepito come luogo di elevata professionalità e di benessere abitativo per utenti ed operatori. Un polo d’eccellenza che arricchirà l’offerta della sanità pubblica dell’Emilia-Romagna». «Mentre continuiamo il percorso di costruzione della rete sanitaria provinciale grazie anche alle preziose risorse del PNRR, che da qui a metà 2026, porterà il nostro territorio ad avere 26 Case della Comunità, 3 OSCO e 5 COT, ci abbiamo tenuto, oggi, a far visita a quello che è attualmente il più grande e importante cantiere sanitario della nostra provincia e tra i più importanti dell’intera regione - dichiara Giorgio Zanni  – Dopo l’eccellenza del CORE, riconosciuta a livello nazionale e internazionale, vogliamo che anche il MIRE diventi un nuovo punto di riferimento per l’intero bacino provinciale e regionale, integrandosi pienamente con i servizi territoriali e offrendo risposte di alta specializzazione in materia di maternità ed infanzia. Il MIRE si colloca, inoltre, dentro un sistema ancor più ampio che comprende l’attività anche dell’IRCCS Oncologico, in una continua logica di evoluzione che vede protagonista anche la ricerca su malattie e cure, tecnologie, modelli sanitari innovativi. Questo ulteriore e importante investimento rafforza ancora di più l’offerta e la qualità della rete socio-sanitaria territoriale, che continuerà ad essere il primo presidio di contatto e prossimità per cittadini, famiglie e comunità. Nascerà presto quindi una nuova struttura di grande eccellenza e qualità al servizio di una rete sanitaria provinciale e regionale che nel frattempo vogliamo continuare a rendere più nuova, efficiente e moderna».




Il sindaco
«Da medico e da sindaco considero ogni conquista della sanità reggiana una grande soddisfazione. Ho sempre creduto in questo potenziamento del nostro sistema sanitario, soprattutto perché il MIRE non è solo architettura, è investire nel futuro della comunità» commenta Marco Massari. «È una struttura che rappresenterà un'avanguardia, non soltanto per le dimensioni e per la modernità, ma per la qualità delle cure, per l’attenzione alle persone, per l’equità e per la dignità che saprà offrire a ogni donna, ogni bambina e bambino. Ringrazio tutti i soggetti che hanno lavorato e lavorano per questo importante nuovo presidio ospedaliero, con una menzione speciale a Deanna Ferretti e CuraRE Onlus, anime di questo progetto». «Lasciatemi condividere un’emozione profonda – dichiara Deanna Ferretti – Non stiamo assistendo soltanto alla crescita di un edificio, ma alla crescita di una comunità che sceglie di prendersi cura della vita fin dal suo inizio, mettendo al centro la donna, la maternità, l’infanzia. Oggi sentiamo che il sogno che ci ha guidati per anni si sta trasformando in realtà. Oggi il futuro che abbiamo immaginato insieme… comincia davvero. Grazie di cuore a tutti». «Oggi celebriamo un momento simbolico: la posa delle bandiere sulla copertura del MIRE a Reggio Emilia” dichiara Tiziano Binini, Presidente di Binini Partners “Un gesto che rappresenta non solo il completamento di una fase importante dei lavori ma, soprattutto, una tappa di avvicinamento all’ultimazione e messa in funzione dell'opera. Posare oggi la bandiera significa testimoniare l’impegno dell’azienda sanitaria e di tutti i professionisti coinvolti, che hanno operato con passione e rigore, comprese le maestranze e i tecnici di cantiere, che in ogni stagione, al caldo in estate e al freddo in inverno, hanno portato avanti i lavori con sacrificio e impegno». «Celebriamo oggi un traguardo che ci emoziona particolarmente - spiega Davide Fornaciari – È di quattro anni fa la posa simbolica della prima pietra. Dopo una primissima fase di avvio lavori rallentata dal ritrovamento nell’area dei resti di un acquedotto romano - che abbiamo avuto cura di preservare, in collaborazione con la Soprintendenza ai beni storici e artistici - il cantiere procede, richiedendo considerevole impegno tecnico e finanziario, anche in considerazione dell’inevitabile aumento dei costi dell’energia e dei materiali. Ci rende orgogliosi poter guardare alla realizzazione di un progetto tanto ambizioso».