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Quando a Montebabbio c’erano le renne: ecco perchè è qui la casa che fa sognare i bambini

Elisa Pederzoli
Quando a Montebabbio c’erano le renne: ecco perchè è qui la casa che fa sognare i bambini

Castellarano: in un borgo sulle colline c’è il villaggio di Babbo Natale. Le renne non ci sono più, ma la magia resta

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Castellarano Tra le colline di Montebabbio, minuscola frazione di Castellarano con appena duecento abitanti, anche quest’anno la porta della casa di Babbo Natale si apre per rinnovare una magia che ormai è diventata una tradizione. A farla vivere è la fattoria didattica Cà di Palmi di Palmiro Beneventi, che si prepara ad accogliere migliaia di bambini in un’atmosfera sospesa tra fiaba e natura. Oggi tutti lo conoscono come il Babbo Natale di Montebabbio, ma Palmiro Beneventi nella vita ha fatto tutt’altro. «Ho lavorato tanti anni come arredatore e progettista, anche a Mosca – racconta – poi ho deciso di tornare nel mio paese natale per stare più vicino alle mie radici».

Ed è proprio qui che è nato tutto: il ritorno a casa ha portato nuovi incontri e nuove idee. Fondamentale - dice - quello con Luciano Fontana, un personaggio quasi da romanzo: possedeva delle renne, grazie ai suoi contatti con il re Gustav di Svezia, spiega Beneventi. Storie vere che hanno acceso l’immaginazione. Così è nata l’idea di trasformare Montebabbio nel “paese di Babbo Natale”. Le renne oggi non ci sono più, ma è rimasta la magia del Natale. Come ogni anno, il villaggio è stato rinnovato con grande cura e con un’attenzione particolare al rispetto della natura. La scenografia all’interno della casa è ispirata alle opere dell’artista Carla Fontanesi di Cartacrea e ai dettagli poetici di Antonella Dallari: sembra davvero di entrare in un libro di fiabe, tra casette di legno, animaletti, luci soffuse e piccoli oggetti che raccontano storie e costruiscono un paesaggio onirico capace di far sognare i visitatori. «Sarà un’esperienza autentica e coinvolgente – aggiunge Beneventi – che permette di immergersi nella magia più vera del Natale, fatta di semplicità, valori genuini e piccole emozioni capaci di riempire il cuore di grandi e piccini».

All’interno della Casa, Babbo Natale riceve ogni bambino alla sua scrivania: chiede il nome per scriverlo sul suo “librone”, domanda se hanno portato la letterina, la legge insieme a loro e poi consegna un piccolo dono con un sacchettino di caramelle e la celebre cioccolata speciale. Nel frattempo i “folletti” offrono tè caldo e biscotti a tutti i presenti, creando un clima di accoglienza semplice e familiare. Oltre all’incontro con Babbo Natale, sono previste due attività a scelta: la Casa della Fata Raccontastorie, dove lasciarsi trasportare da fiabe e racconti, oppure il Laboratorio creativo per realizzare un lavoretto da portare a casa come ricordo. Il villaggio ha aperto domenica scorsa e resterà visitabile fino al 24 dicembre: sabato e domenica dalle 9 alle 18, lunedì e giovedì dalle 15.30 alle 17.30; lunedì 8 dicembre dalle 9 alle 18. Per l’incontro con Babbo Natale, la narrazione e i laboratori è richiesto un contributo spese. Non si prenota. Info: pagine Facebook e Instagram “Babbo Natale Montebabbio”, mail babbonatalemontebabbio@gmail.com, telefono 333 1053274.l © RIPRODUZIONE RISERVATA