Addio a Sergio Colli, decano e maestro dei parrucchieri
Ha lavorato con passione per 57 anni nel negozio a Scandiano. Aveva 86 anni, domani (9 dicembre) il funerale nella chiesa dei Cappuccini
Scandiano «Fino a due anni fa continuava a venire in negozio. Faceva il barbiere da quando aveva 13 anni: ha svolto il lavoro con passione e dedizione per ben 57 anni». Questo era Sergio Colli, conosciuto da tutti come “Alberto” e scomparso ieri (7 dicembre) all’età di 86 anni, nelle parole commosse della figlia Federica. Decano dei parrucchieri, Alberto è stato per anni "il maestro" alla Scuola Parrucchieri Anam di via Brigata Reggio in città, dove ha insegnato il mestiere a generazioni di giovani poi diventati professionisti.
Scandianese doc, Sergio era figlio di un calzolaio: il padre era morto giovane, perciò lui aveva dovuto crescere in fretta diventando apprendista barbiere quand’era un ragazzino. Raggiunta l’età adulta prima ha gestito un’attività insieme a due soci, poi visto che la moglie insieme alla figlia Federica aveva aperto un’acconciatura da donna si è trasferito nel negozio di via Trento e Trieste: così è nata Colli Parrucchieri, un’attività a conduzione familiare che Sergio ha portato avanti per oltre mezzo secolo e che continua tuttora.
Parallelamente, per decenni, Sergio è stato insegnante all’accademia Anam di Reggio. «Lo chiamavano maestro anche se lui si schermiva: non amava essere al centro dell’attenzione, nonostante avesse una manualità incredibile», prosegue la figlia. Un’esistenza senza fronzoli, tutta lavoro e famiglia. «Tutta la sua vita è stata dedicata al lavoro. Negli ultimi momenti continuava a chiedere dei suoi clienti, se li sognava anche di notte». Non frequentava bar o altri luoghi di ritrovo, sia per carattere («era umile e riservato») sia perché non ne aveva bisogno. «Gli amici venivano a trovarlo in negozio, dove intavolava lunghe discussioni sul calcio: era un tifoso della Juventus e gli altri lo prendevano in giro».
Purtroppo molti coetanei erano scomparsi e l’aggravarsi della malattia degenerativa ha indotto a un ricovero venerdì scorso all’ospedale di Scandiano, dove Sergio è spirato la notte seguente. «Era una persona buona, mite, accogliente: tutti gli volevano bene». Sergio lascia la moglie Aurora, le figlie Elisabetta e Federica, il genero Luciano («come un figlio per lui»), gli adorati nipoti Nicolò e Riccardo. Oggi alle 19 si terrà il rosario nella camera ardente del Magati, aperta domani dalle 8 alle 20. Domani (9 dicembre) il funerale alle 10 nella chiesa dei Cappuccini, dove Sergio e la moglie avevano festeggiato i 50 anni di matrimonio (arrivando a 63 anni, nel settembre scorso) con una rinnovata cerimonia. l© RIPRODUZIONE RISERVATA