Fido e Micio in corsia, quando rivedere il proprio animale fa bene al paziente
La veterinaria: «Ogni struttura ospedaliera ha un proprio regolamento interno che prevede diverse modalità di accesso»
Ci sono dei momenti in cui desideri disperatamente rimanere collegato con tutto ciò che ami, e uno di questi è il ricovero ospedaliero. Non mi riferisco a una breve degenza, ma a quelle situazioni in cui ti crolla il mondo addosso e non sai se tornerai a casa, quando o in che condizioni e la vicinanza degli affetti più cari, non importa quante zampe abbiano, aiuta a mantenere la voglia di vivere e di combattere. Come funziona In molti ospedali della nostra regione questo è possibile, anche se non semplicissimo, del resto vanno tutelati e rispettate le esigenze di tutti i pazienti, e – da veterinaria – anche dell’animale. Non è pet-therapy Non si tratta di pet-therapy, questa viene fatta da cani e conduttori appositamente formati tramite corsi professionali, ma l’incontro tra il malato e il suo peloso del cuore, nella consapevolezza di quanto lo stato d’animo possa influire sulla risposta terapeutica e la guarigione.
Non pensiamo di prendere il guinzaglio e di entrare tranquillamente in ospedale, ogni struttura ospedaliera ha un proprio regolamento interno che prevede diverse modalità di accesso tra aree esterne agli edifici di cura, aree interne comuni (sala d’attesa, corridoi, terrazze…) oppure reparti di degenza: il paziente o i suoi familiari devono fare richiesta scritta alla Direzione Sanitaria della struttura ospedaliera che dovrà valutare fattibilità e il rischio sanitario e infettivo. Come gestire la cosa Il pet dovrà essere gestito ovviamente al guinzaglio o nel trasportino, se è un cane essere iscritto all’anagrafe canina, essere regolarmente vaccinato e trattato contro i parassiti interni ed esterni ed avere una certificazione veterinaria di buono stato di salute. La cosa ideale sarebbe poter accedere a un locale dove stare tranquilli e poter lasciarsi andare a coccole e commozione: è un momento molto intenso per tutti, umani e animali, e deve essere vissuto senza paura di disturbare o di essere giudicati.l *Medico veterinario esperto in comportamento animale.
*Medico veterinario esperto in comportamento animale
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