Gazzetta di Reggio

All’avvio dell’anno scolastico Sara Balotta, bibbianese, attivista e autrice del libro “In punta di piedini” – in cui racconta la storia d’amore e di lotta iniziata con la nascita del maggiore dei suoi due bambini, autistico –, ha denunciato che, alla prima campanella della seconda elementare, suo figlio al suo fianco non aveva l’insegnante di sostegno. Una figura essenziale che, quando manca, lascia un vuoto che sa di abbandono, di resa, di sconfitta: una perdita che riguarda tutti, non soltanto il bambino con disabilità e la sua famiglia, ma l’intero sistema scolastico, che in questo scenario – purtroppo ordinario – è l’ennesima vittima. Un’assenza che Sara ha gridato sui social, riaccendendo un riflettore su una malattia cronica di cui resta affetta ogni settembre la scuola italiana. Il suo blog www.inpuntadipiedini.it e la sua pagina Instagram @inpuntadipiedini sono diventati il megafono con cui sensibilizza sulla disabilità e sul lavoro, spesso invisibile e prevalentemente non retribuito, del caregiver (la persona che assiste e si prende cura di un familiare o di un altro individuo non autosufficiente, disabile o malato). Il suo ultimo libro è “Storie della buona notte inclusive” che raccoglie sei racconti per bambini dai 2 ai 6 anni. CLICCA QUI SE VUOI VOTARLA © RIPRODUZIONE RISERVATA