Gli studenti al Mapei con la Gazzetta ospiti della Reggiana
L’intervista a Fracchiolla, il saluto di Salerno ai ragazzi poi tutti a tifare i granata in tribuna
Reggio Emilia Il pre-partita è un tempo a parte. Non c’è ancora il tifo incessante della curva, ma già si sente l’attesa. Ieri, al Mapei Stadium-Città del Tricolore, gli studenti reggiani hanno vissuto proprio quel momento lì: seduti in sala stampa, con le domande scritte sulle note dello smartphone e l’emozione di chi ha visto aprirsi per la prima volta la porta che conduce dietro le quinte di una partita.
Ospiti della Reggiana, i ragazzi degli istituti Zanelli con Secchi e Nobili hanno sperimentato, nei panni di giornalisti, il pre-match di Reggiana-Padova – poi vinto dagli ospiti – trasformando in esperienza le nozioni di giornalismo sportivo che avevano imparato in classe durante gli incontri del progetto Scuola 2030 del nostro giornale.
Davanti a loro, il ds Domenico Fracchiolla. «Qual è la scelta più difficile che ha preso come direttore sportivo?», gli ha chiesto uno studente dello Zanelli con Secchi, rompendo il ghiaccio. «Tutte», ha risposto. «Perché decidere significa pesare il presente senza tradire il futuro, guardare oltre il “giocatore migliore adesso” e immaginare che tipo di club si vuole diventare». E quando un altro studente gli ha domandato come vorrebbe essere ricordato, Fracchiolla non ha parlato di vittorie: «Come una persona per bene, seria», sono state le sue parole. Anche questo è calcio.
Si è parlato poi di mercato, di aspettative, di una Reggiana che vuole essere qualcosa di solido, credibile, costruito con pazienza.
«Non è semplice – ha ammesso – ma vediamo se riusciamo a farlo capire a tutti». Un messaggio che vale per la squadra (e per i suoi tifosi) ma anche per chi sta imparando a raccontarla.
Poi è arrivato il presidente Carmelo Salerno, per un saluto che è diventato lezione. Ha ricordato quanto lo sport sia un “luogo” educativo, subito dopo la scuola e la famiglia. «Investire sui giovani è fondamentale», ha sottolineato, per poi raccontare di una Reggiana che ogni anno entra nelle scuole per parlare dei valori dello sport. «Siamo felici di farlo anche oggi con la Gazzetta di Reggio perché questo (Scuola2030, ndr) è un progetto di giornalismo, di sport, ma anche di vita».
Alla fine, i due protagonisti granata si sono fermati con gli studenti, qualcuno visibilmente emozionato – e dichiaratamente tifoso – per scattare qualche fotografia. Un momento semplice, ma carico di significato, a chiudere un’esperienza vissuta da dentro.
Concluso l’incontro – coordinato dal responsabile ufficio stampa della società Andrea Montanari – nella sala che di lì a poco avrebbe accolto i giornalisti per la conferenza post-partita, ad aspettare i ragazzi c’erano la tribuna e il campo.
Poi il fischio d’inizio, lo stadio che si è acceso con i cori dei tifosi e le emozioni della partita (di cui parliamo alle pagine 16 e 17). l
