Addio a Sergio Cipolla storico allenatore di rugby
Reggio Emilia: aveva 70 anni, ha portato il Reggio Rugby dalla C all’A2
Reggio Emilia La città e il mondo del rugby piangono la scomparsa di Sergio José Santo Cipolla, conosciuto da tutti come Sergio Cipolla, storico allenatore della Rugby Reggio negli anni ’90. Di origine argentina, aveva da poco festeggiato i 70 anni – compiuti lo scorso 6 dicembre – e abitava a Bologna. Lascia la moglie Monica e i figli Flavia e Martin. La famiglia, tramite i social, fa sapere che la camera mortuaria sarà aperta domani dalle 13.45 alle 14.45 presso La Certosa (via della Certosa 2-18). Cipolla, oltre alla sua carriera nel mondo del rugby, ha lavorato per 30 anni nel gruppo Ferrari come ingegnere del reparto motori, collaborando con figure del calibro di Jean Todt e Michael Schumacher. Dopo che si è diffusa la notizia della sua morte, sono decine i messaggi di cordoglio rilasciati dalle varie società in cui Cipolla ha allenato.
Il Valorugby lo definisce «grande appassionato del nostro sport. Sergio è stato punto di riferimento tecnico e tattico per tanti giovani rugbisti con i suoi preziosi consigli. Un allenatore, un educatore, un “suggeritore” come gli piaceva autodefinirsi». Tra i tanti ragazzi che ha cresciuto e allenato, oltre all’attuale presidente del Rugby Parma (Bernardo Borri) c’è anche Gabriele Catalini, oggi avvocato, che ci ha raccontato l’incredibile cavalcata di quella squadra: «Quando Sergio arrivò a Reggio, la Rugby Reggio militava in Serie C. Riuscì nell'arco di quattro anni a portare la squadra in Serie A2. Un vero miracolo». Per Catalini, Cipolla era «un vero e proprio genio del rugby. Aveva grandi intuizioni e una grande capacità di creare spogliatoio. Prese un gruppo di ragazzi dilettanti e ci trasformò in giocatori degni di arrivare fino alla Serie A2. Alcuni dei nostri schemi di gioco li vedemmo applicare anni dopo dall’Irlanda al Sei Nazioni. Eravamo molto legati a lui». M.A. © RIPRODUZIONE RISERVATA
