Diga di Vetto, il ministro Salvini dal sopralluogo: «Il mio obiettivo è lasciare a chi verrà dopo di me i cantieri finalmente avviati»
Il segretario della Lega sull’Enza accolto da militanti e pro diga. Il vicesindaco Ruffini: «Lo avremmo accolto volentieri in municipio se qualcuno ci avesse informato della sua visita»
Vetto «Il mio obiettivo è lasciare a chi verrà dopo di me i cantieri finalmente avviati». Lo ha detto ieri pomeriggio il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e segretario della Lega Matteo Salvini, intervenendo all’incontro con cittadini e comitato per la diga, a margine del sopralluogo nell’area interessata dal progetto.Salvini ha ricordato che per la progettazione sono già stati stanziati tre milioni di euro. «I progetti non si fanno a carta e penna - ha detto - ma con i tecnici. Siamo in una fase avanzata». Al suo fianco il commissario straordinario Stefano Orlandini, incaricato dal governo nei mesi scorsi di seguire l’iter dell’opera.Il ministro ha indicato come orizzonte temporale la fine dell’attuale legislatura. «Se si è aspettato più di un secolo - ha affermato - vale la pena farla bene. È un’opera che può portare lavoro, opportunità e contrastare lo spopolamento della montagna». Poi ha aggiunto un’annotazione ironica nei confronti degli ambientalisti, dicendo che la diga «sarà utile ai fagiani, le nutrie e gli uccellini, ma soprattutto agli umani».
Salvini ha sottolineato il valore plurimo dell’infrastruttura, legato agli usi agricoli, ambientali ed economici del territorio. Il ministro ha parlato con uno striscione avvolgibile alle spalle che faceva riferimento all’assoluzione definitiva per la vicenda Open Arms, che lo ha visto a processo per sequestro di persona in relazione ai ritardi nello sbarco della nave di migranti. Nel parlare della vita in montagna e nei boschi ha citato anche un altro suo tema ricorrente in questo periodo, il caso dei figli tolti a una coppia in Abruzzo: «Adesso ti rompono nel balle anche se vivi in un bosco...». Alla giornata hanno partecipato il sindaco di Ventasso Enrico Ferretti, il vicesindaco di Vetto Aronne Ruffini, il segretario regionale della Lega Matteo Rancan, il segretario provinciale Roberto Salati e i rappresentanti del comitato per la diga. Presenti circa cento persone. Sono stati esposti anche alcuni striscioni, tra cui uno con la scritta: «Il comitato promotore della diga di Vetto dice grazie al ministro Matteo Salvini».
Un altro invocava una diga da 150 milioni di metri cubi d’acqua, ben oltre gli 86 previsti al momento dal Documento di fattibilità delle alternative progettuali. Salati ha parlato di «evento molto partecipato» e ha riferito che Salvini ha confermato l’obiettivo di arrivare al progetto esecutivo entro luglio 2027, ribadendo l’impegno del ministero a garantire le risorse necessarie per completare l’iter e avviare i lavori. Il vicesindaco Ruffini si è detto onorato dalla presenza del vicepremier e ha aggiunto che lo avrebbe accolto volentieri in municipio «se qualcuno ci avesse informato della sua visita...». © RIPRODUZIONE RISERVATA
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